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Cronaca

Ultimo saluto di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl al sindaco Honsell

Travain: “Omaggio ad un raro amministratore in rispettoso ascolto dei suoi concittadini”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Si erano mille volte incontrati nel corso di dieci anni in occasione di tante ricorrenze storiche riguardanti la città, il Friuli, l'Italia, la Mitteleuropa, il Continente, il mondo. “Voi la Storia non la rivivete: la rivitalizzate interpretandone la lezione nell'attualità!“: così, il 9 dicembre 2013, il sindaco di Udine, prof. Furio Honsell, si era rivolto alle rappresentanze del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” durante le celebrazioni sociali della festa dell'orgoglio civico regionale nell'anniversario della Rivendicazione della Contadinanza del Friuli, sintetizzando in una semplice frase il senso profondo del pluridecennale impegno dei due sodalizi. Non poteva, quindi, non avvenire in una scadenza calendariale significativa per l'identità udinese, ossia nel giorno di Santa Lucia, indicato dagli stessi sodalizi come ideale “Fieste de Tradizion di Udin” già sullo scorcio del millennio passato: mercoledì 13 dicembre 2017, a Palazzo D'Aronco, infatti, per l'ultima volta, Fogolâr Civic e Academie dal Friûl hanno, in serata, incontrato il “sindic Honsell” in Sala Giunta, essendo egli al termine del suo mandato, anticipato da dimissioni in vista delle prossime tornate elettorali.

Il presidente delle due organizzazioni, prof. Alberto Travain, alla guida delle delegazioni sociali, ha rinnovato al Primo Cittadino, da un lato, il più vivo apprezzamento per l'inusitata e pregevole attenzione dallo stesso dedicata alla proposta socioculturale di detti sodalizi, dall'altro, l'insoddisfazione per l'inconsistenza di una volontà collaborativa a livello programmatico espressa dalla Giunta municipale. Al caso scabroso di “Agenda Udine”, realizzazione di un servizio a favore della cultura e della cittadinanza da nove anni rivendicato dal Fogolâr Civic e concretizzato oggi dal Comune, parrebbe, senza nemmeno citare il promotore storico, s'è comunque voluto associare il ricordo delle tante personali partecipazioni e positive prese di posizione del sindaco Honsell in dieci anni di attività sociale. Dalla preoccupazione per un'eventuale futura assenza d'interlocutori istituzionali all'altezza delle questioni socioculturali e civili sollevate da dette due realtà del civismo cittadino era scaturito, il 4 novembre scorso, un pubblico “appello alla società civile, culturale, economica e politica udinese nonché alla più ampia condivisione territoriale e transfrontaliera per una Udine 'nuova Aquileia'” che il presidente sociale ha letto in tale occasione alla presenza del Sindaco, ricordando contestualmente come il primo candidato a rispondere all'appello in parola sia stato il dott. Vincenzo Martines e anche annunciando la nascita di un nuovo partito civista ed euroregionalista friulano a supporto di simili istanze, fascinosamente denominato “Europa Aquileiensis”.

È stata poi la volta della consegna al Primo Cittadino della voluminosa pubblicazione inerente al decennale studio dello storico romano Alfredo Maria Barbagallo, intitolata “I tesori di San Lorenzo” e straordinariamente riproponente, tra le altre, il tema della centralità culturale di Aquileia nel quadro di una riscoperta delle radici della civiltà europea e non soltanto, testo che i due sodalizi propongono come eccezionale volano anche di un rilancio turistico del territorio a procedere dalle interconnesse cultura locale ed internazionale. Incuriosito, il prof. Honsell, ha chiesto particolari lumi in ordine alla fondata ipotesi che per secoli in Inghilterra le spoglie dell'imperatore romano Massimino il Trace, ucciso ad Aquileia nel 238, siano state scambiate per quelle del mitico Re Artù! Al Sindaco, riconosciuto quale “illustre assertore della dignità socioculturale del Fogolâr Civic“, il presidente prof. Travain ha infine conferito il „fazzoletto civico“ distintivo del sodalizio, bianco come la „toga virilis“ dell'antica cittadinanza universale romana e recante il simbolo della rosa, richiamo al mito di buon governo locale e regionale del Patriarca Bertrando ossia il leggendario „Artù aquileiese“. Il Primo Cittadino ha rinnovato la sua gratitudine per quanto imparato dalle iniziative di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl in termini di coscienza storica del territorio e ha ribadito l'utilità di un impegno socioculturale ancorché elitario che sia puntuale e coerente testimonianza di una memoria civica mai spenta e mai condannata alla sterilità. “Solamente la lezione del passato può orientare nell'interpretazione della complessità del presente” ha affermato Honsell auspicando la raccolta e la pubblicazione dei materiali inerenti all'enorme lavoro di ricerca e promozione socioculturale svolto in un trentennio dal movimento e dai sodalizi sorti dalla passione e dalla dedizione di Travain.

Il Sindaco ha inoltre voluto ricordare momenti vissuti e personaggi incontrati in dieci anni sotto le insegne del Fogolâr Civic e delle organizzazioni connesse, tra cui la compianta prima presidente del Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”, l'indimenticata sig.ra Francesca De Marco, della quale il prof. Honsell ha rievocato la ferma volontà di salvaguardia della qualità della vita nel quartiere ferroviario cittadino, moto appassionato scevro sempre e comunque da beceri principi razzisti. “Mai banali, siete stati: sempre propositivi e portatori di speranza!”: questo il lusinghiero giudizio espresso a fine mandato dal Primo Cittadino nei confronti di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl. Al termine, foto-ricordo “sotto l'enigmatica statua udinese di Ajace d'Oileo, monumento alla Udine laica, chiamata a raccordare vecchie e nuove differenze sotto la sua antica e gloriosa bandiera” come ha spiegato il prof. Travain augurando al Sindaco uscente adeguato successo per il prosieguo del suo impegno pubblico. “Se ne va un Sindaco rispetto al cui Esecutivo abbiamo avuto spesso divergenze d'indirizzo, in particolare in merito alla lettura e alla gestione dei temi dell'immigrazione, dell'integrazione e dell'identità, del sociale e della cultura. Quel Sindaco si è messo, però, sempre in rispettoso ed ammirato ascolto di chi come noi, senza secondi fini politici, si è impegnato liberalmente a contribuire ad incremento della comunità udinese. Un amministratore, un 'sorestant' che ascolta con rispetto i suoi concittadini, oggi, anche nel piccolo e superficialmente virtuoso Friuli è una rarità e non invece un fatto scontato di civiltà. Oltre alla sua affiorante sanguigna passione, è l'ordinaria triviale superbia di parte non infima della classe politico-amministrativa friulana a far risaltare positivamente la figura del prof. Honsell”. La delegazione Fogolâr Civic - Academie dal Friûl convenuta a Palazzo D'Aronco, sotto la guida del presidente Travain, era composta dai cittadini Alfredo Maria Barbagallo, Renata Capria D'Aronco, Marisa Celotti, Milvia Cuttini, Jole Deana, Luisa Faraci, Renata Marcuzzi, Luigina Pinzano e Mirella Valzacchi.

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