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Green Pass

Evidenziata a Udine altra falla nel sistema di tracciamento dei casi di Covid

Il caso di un padre separato, con tampone negativo ma stretto contatto del figlio positivo, non obbligato alla quarantena e con Green Pass valido

Succede a Udine. Un padre nota che il figlio di 11 anni è febbricitante e lamenta mal di testa. Il bambino, di solito, vive con la madre perché i genitori sono legalmente separati. Al salire della febbre del piccolo fino a 39, la decisione dei genitori, non vaccinati, di eseguire un tampone antigenico a casa. Il risultato vede madre e bambino positivi e padre negativo. Per avere certezza dell'esito, i tre si recano al punto tamponi drive in di una farmacia di Udine Sud. Il nuovo screening conferma il risultato precedente. Madre e figlio vengono posti in quarantena così come da decreto governativo. La sorpresa ce l'ha il padre che, a fronte di un tampone negativo, pur essendo contatto stretto di due casi positivi, riceve dal Ministero della Salute il green pass valido. Documento che lo legittimerebbe ad andarsene in giro entrando in contatto con un numero indefinito di persone. Del caso si è occupato lo studio legale e di consulenza del lavoro Tutino di Udine che ha denunciato il fatto alle autorità competenti e portato a conoscenza anche del dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale e della presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia. Un problema che si aggiunge a quello scoperto di recente di un bug nel sistema che non revocava il Green Pass ai soggetti vaccinati risultati positivi su cui il Governo sta cercando di mettere una pezza.

Sospensione Green pass ai positivi

Nelle ultime settimane il contact tracing è sostanzialmente saltato, ora, a ridosso delle feste sembra che le persone, stanche delle restrizioni, non stia rispettando più le regole come prima. Con l'arrivo della variante Omicron, se contatti di positivi o asintomatici non rispetteranno la quarantena, a gennaio la situazione potrebbe precipitare. Comprensibile che non si voglia rimanere chiusi a casa per le feste ma sarebbe un comportamento estremamente superficiale. Ma soprattutto non rispettare l’isolamento sfocia nel penale. Purtroppo, i controlli sono quasi inesistenti. La quarantena è di una settimana per chi è vaccinato e dieci giorni per chi non lo è dopo un contatto con un positivo. "Il blocco del green pass per i positivi è fondamentale e io credo che, se i casi dovessero salire in modo esponenziale, applicare la stessa procedura a chi deve rimanere in quarantena potrebbe essere un forte deterrente" dice il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri"Mi appello al senso di responsabilità degli italiani, parlo alle centinaia di migliaia di ragazzi magari positivi asintomatici e contatti diretti: state a casa, non contagiate familiari e amici in queste feste. Sarebbe una follia, oltretutto con una quarantena così ridotta come è adesso".

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