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Cronaca

Bonus facciate, fino al 90% di detrazione: possono usufruirne anche alcuni udinesi

Con una delibera dell'amministrazione comunale, grazie ad una specifica mappatura, è stato chiarito quali aree siano equiparate a quelle previste dalla norma nazionale. Rientrano nell'agevolazione anche gli edifici della zona del parco del Cormor e del parco del Torre

Per usufruire del bonus facciate ci sono tre condizioni fondamentali da rispettare, ovvero: la zona in cui si trovano gli edifici sottoposti all’intervento di recupero della facciata, la visibilità delle facciate e la percentuale di intonaco su cui intervenire. Sulla primo punto è intervenuta l'amministrazione del Comune di Udine con una specifica delibera che adegua le indicazioni del piano regolatore urbanistico comunale a quelle nazionali. Per tanto, dopo una mappatura dei possibili interventi, si è stabilito che gli edifici del territorio del comune di Udine che si trovano nelle zone A e B corrispondono alle zone A e B determinate dal governo ed hanno quindi diritto al bonus facciate. Anche gli edifici nella zona del parco del Cormor e del parco del Torre rientrano nella categoria A. Per gli altri stabili che non trovano collocazione in una delle due tipologie sarà necessario rivolgersi agli uffici comunali che faranno le opportune verifiche.

Come fare

I cittadini potranno richiedere la certificazione di destinazione urbanistica, senza nessun costo aggiuntivo, nella quale verrà indicata la categoria di appartenenza. Per le zone A e B si ha diritto all'accesso al bonus facciate in base alla procedure stabilite. Nei casi di edifici che non si trovano nelle zone A e B, dovranno essere valutati gli indici volumetrici e la superficie coperta a livello territoriale prima di determinare se c'è la possibilità di accedere al bonus.

Che cosa prevede

Il bonus facciate, in poche parole, è riservato agli interventi che riguardano il decoro architettonico. È valido per tutti gli edifici privati, dalla villetta al condominio, per interventi edilizi anche di manutenzione ordinaria, il recupero o il restauro della facciata. Non sono previsti massimali di spesa. E la detrazione fiscale arriva al 90 per cento della spesa per gli edifici che sorgono nelle zone A e B. Per gli altri, non è detta l'ultima parola, sono previste delle eccezioni che però vengono valutate caso per caso.

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