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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

FOTONOTIZIA: Udine tra ottimismo e rassegnazione nella fase 2

Tra cartelli agli ingressi dei bar che annunciano con positività la voglia di ripartire e "graffiti" di rassegnazione che raccontano una città "morta" già prima del virus, un'istantanea di una Udine in piena "fase 2"

Con l'avvio della "Fase 2" nel centro cittadino udinese, lentamente, sta tornando il rumore dei campanelli delle biciclette in via Mercatovecchio, il vociare confuso in Piazza San Giacomo, il rumore sordo delle serrande di alcuni bar che sono state rialzate, solo per le "pulizie di primavera" certo, ma l'aria di ripartenza e di rinascita dal 4 maggio si sente anche a Udine.

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Dopo più di 40 giorni di silenzio totale, il risveglio della città è implacabile. Le strade del centro cittadino stanno nuovamente conoscendo l'eco dei passi dei residenti, il suono delle voci attutite dalle mascherine che non riescono però a smorzare l'allegria di questo mezzo ritorno ad una vita che sa di "normalità".

C'è anche però chi non la pensa proprio così e che racconta la Udine prima del Covid-19 a colpi di spray sulle recinzioni del cantiere di Via Mercatovecchio. "Udine era morta già prima del virus".

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Insomma una città tra ottimismo e rassegnazione, che sta conoscendo, in questi giorni, una curva di contagio mai così bassi dall'inizio dell'emergenza, che ha colto l'importanza della quarantena dal primo momento (annoverandosi tra le regioni più ligie alle regole ai tempi dei COVID19) e che ora scalda i motori per una ripartenza sicura e nel rispetto delle normative aspettando solo il famoso "libera tutti" per tornare di più e meglio di prima.

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