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Cronaca

Il Covid ha colpito il turismo, ma il Friuli fa meglio del Veneto

Secondo una ricerca, la regione è al nono posto nella classifica stilata sugli incassi del settore turistico tra il 2019 e il 2020. Il dato è migliore della media italiana ma sfiora comunque il 50 per cento

Con un perdita stimata di quasi il 48 per cento, il Friuli si posiziona la nono posto nella classifica delle regioni italiane che si basa sul decremento degli incassi del settore turistico tra il 2019 e il 2020. La media italiana si attesta a quasi il 61 per cento  e quella delle altre regioni del Nord Est arriva al 54,5 per cento. Quindi, al Friuli Venezia Giulia, è andata meglio, almeno sulla carta. Ad esempio, il Veneto supera la media nazionale e si ferma ad oltre il 63 per cento. Alla fine del 2021 si potranno tirare le somme per capire quale potrà essere la crescita del settore e la velocità della ripartenza nel 2022.

Lo scenario futuro

Per il 2021, gli indicatori segnano una ripresa del 67 per cento, che porterebbe una magra consolazione a tutti gli operatori del settore. Grazie al miglioramento della situazione contagi e della campagna vaccinale, nel 2022 le città italiane potrebbero vedere un afflusso di turisti pari a quello del 2019, trainato da una nuova concezione di turismo basato sullo sport e sul risparmio energetico. Cicloturismo, escursionismo e turismo sportivo, potrebbero essere l’arma vincente per la ripartenza soprattutto dopo i recenti successi sportivi che hanno acceso un potente faro sulla nostra nazione. Le mete preferite dai turisti, italiani e stranieri, restano le grandi città d’arte come Roma, Milano, Firenze, Napoli e Venezia, ma sta crescendo l'interesse per i piccoli borghi e le città costiere.

Fonte prontobolletta.it

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