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Martedì, 19 Marzo 2024
danno d'immagine / Pradamano

Usano i contatti di un'azienda friulana per la truffa del pellet: centinaia di telefonate di protesta ogni giorno

La truffa da mesi mette in scacco l'Italia: siti internet fasulli sfruttando il nome e la ragione sociale di inconsapevoli aziende del settore, pubblicizzando la vendita a prezzi estremamente vantaggiosi di pellet che poi non viene consegnato

Gas che aumenta, avvicinarsi della stagione fredda e occasioni online: questi sono gli ingredienti principali che hanno fatto esplodere la truffa del pellet che sta colpendo da mesi praticamente tutta l'Italia. Ma se da una parte ci sono gli acquirenti raggirati, che denunciano gli affari finiti in un nulla di fatto ma con pagamento anticipato, dall'altro c'è chi subisce indirettamente la truffa senza poterci fare nulla. È quanto sta accadendo ad Andrea Moreale, titolare dell'azienda Lens & Pellet di Pradamano, che da mesi riceve telefonate, mail e visite presso l'azienda, da persone arrabbiate che hanno acquistato online pellet a prezzi incredibilmente convenienti senza però mai riceverlo. Ma lui cosa c'entra? Il sito dove queste persone hanno trovato l'offerta ha usato la sua mail aziendale per confezionare la truffa e ingannare così centinaia di persone che hanno creduto erroneamente di avere a che fare con un reale venditore.

«Ad oggi sono circa quattro persone al giorno che vengono fisicamente in azienda, mentre ricevo una ventina di telefonate. All'inizio erano anche un centinaio: persone che avevano già effettuato il pagamento o altri che chiedevano informazioni. Non ce la faccio più». Moreale è stremato dalla situazione, cominciata più o meno un mese e mezzo fa. «Mi sono rivolto immediatamente ai carabinieri, ma mi hanno detto che io non posso fare niente perché sto subendo "solo" un danno di immagine e quindi non posso denunciare, eppure chi sta dietro a questo sito fasullo sta continuando a truffare rendendosi irreperibile migliaia di persone che poi si rivolgono a me». 

Come funziona la truffa

Ad oggi che scriviamo, il sito di cui ci parla Moreale non è più raggiungibile mentre lo è il numero di telefono. «Dietro a questo sito risulta un nome e anche un Iban, tutto consegnato ai carabinieri», ci spiega Moreale. Il sito web in questione è www.pelletitaliano.eu e proponeva dei veri e propri affari: un bancale di pellet a poco più di 400 euro. «Praticamente la metà di quello che è l'attuale valore di mercato. Un segnale che dovrebbe già mettere all'erta i compratori, ma capisco che, visti i tempi, in tanti hanno sperato di fare un affare». Il secondo segnale che puzza di malaffare è la richiesta di pagamento anticipato. Il terzo la proposta di consegna a domicilio. «Mi hanno chiamato, e continuano a farlo, persone da tutta Italia. Come possono pensare che io, dal Friuli, gli porti il pellet a Roma o in Sardegna?», chiosa Moreale, che ci racconta anche di come in azienda gli arrivino anche camion interi pronti ad essere riempiti di un pellet già comprato ma che purtroppo non esiste. ​«Ovviamente a tutte queste persone dico di fare denuncia, loro che possono. Ma da quello che vedo la truffa è ancora attiva, probabilmente attraverso un altro sito e probabilmente usando anche i contatti di altre aziende come la mia». Per Moreale, a questo punto, è importante che le persone stiano attente prima di fare acquisti, in modo da non alimentare ulteriormente questo raggiro. «Chiunque ci sia dietro a questo scherzetto, si è già fatto già centinaia di migliaia di euro.

In Italia

In tutta Italia da mesi le segnalazioni si susseguono numerosissime e dalla primavera sono stati individuati moltissimi siti internet che, sfruttando il nome e la ragione sociale di inconsapevoli aziende del settore, creavano falsi siti su internet che pubblicizzavano la vendita a prezzi estremamente vantaggiosi di pellet: una volta pattuito il prezzo, con artifici e raggiri si facevano saldare la merce mediante bonifici bancari, senza mai spedire quanto acquistato. Il problema è che nuovi siti continuano a spuntare ogni giorno e le persone, con l'avvio della stagione fredda, cedono con ancora più facilità alla tentazione di acquisti online, mettendo anche in difficoltà le aziende del settore che finiscono inconsapevolmente in questa rete ingannevole in cui a guadagnarci sono solo gli ignoti malviventi. 

 

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