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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Gemona del Friuli / Piazzale della Stazione

Treni in crisi: biglietterie di Gemona e Tarvisio a rischio chiusura

Trenitalia non intende rinnovare la convenzione stipulata con la cooperativa che gestisce i due punti vendita. A rischio posti di lavoro, professionalità, risorse umane e qualità del servizio

Il Comitato pendolari Alto Friuli annuncia con un comunicato le preoccupazioni legate alla possibile chiusura della biglietteria di Gemona del Friuli, operazione ritenuta un ennesimo colpo al traffico su rotaia. Il testo del messaggio.

E' stata la madre di tutte le battaglie del nostro Comitato, ora nuovamente grazie a Treni-taglia la nostra biglietteria è a serio rischio chiusura dal prossimo 1 gennaio. I motivi? Trenitalia non intende rinnovare la convenzione stipulata con la Coop. Servizi Valcanale che gestisce le biglietterie di Gemona e Tarvisio, in quanto preferisce avvalersi delle biglietterie self service. Così si perderanno i 4 posti di lavoro degli addetti delle due biglietterie, persone cortesi, sempre cordiali e professionali, ma soprattutto si perderà tutto il lavoro svolto sino ad oggi, che grazie al Comitato, all’impegno della Regione FVG e alla professionalità del personale di sportello, aveva fatto si, che la biglietteria di Gemona tornasse il cuore della stazione e del vicino centro intermodale dei bus.

I numeri lo dicono chiaramente: 508.000 euro di fatturato nel corso del 2011 e il 2012 chiuderà con un ricavo di oltre 550.000 euro, quindi con un netto incremento degli incassi, sintomo di un aumento degli utenti pendolari.
La questione della biglietteria era sorta nel maggio 2009, quando Trenitalia decise di chiuderla a fronte della messa in quiescenza del personale ivi addetto. Da lì si è scatenata un vera e propria battaglia di popolo: lì nacque ufficialmente il nostro Comitato, costituitosi legalmente in associazione. Una petizione popolare con oltre 2.300 firme, la mobilitazione dell’Amministrazione Comunale di Gemona e l’impegno dell’Assessore regionale Riccardi riuscirono a far desistere Trenitalia, facendo riaprire la biglietteria dopo 10 mesi di folle chiusura.
Ora ci risiamo. Un fulmine a ciel sereno, atteso che il servizio risulta di qualità e anche i conti (almeno per Gemona) sono in attivo e non giustificano la chiusura.

E’ l’ennesima dimostrazione di incapacità gestionale di Trenitalia, azienda ormai leader nell’offrire disservizi alla sua utenza. Basti pensare che con la chiusura della biglietteria acquistare un titolo di viaggio valido sarà quasi un’impresa, visto che le nuovissime biglietterie Fast Ticket installate a Gemona e Tarvisio, oltre ad essere abilitate solo al pagamento con bancomat e carta di credito, non sono in grado di emettere biglietti integrati Trenitalia-Saf, gli unici validi lungo la linea Udine-Tarvisio. Non c’è che dire …

In questi 11 mesi, l’Ing. Maria Giaconia, Direttrice della Direzione FVG Trenitalia, ci ha solo raccontato delle belle favole. Cara Giaconia, dove sono i nuovi treni Vivalto che dovevano arrivare prima in primavera e poi ad ottobre? Dove sono tutte le nuove biglietterie self service Fast-Ticket promesse ancora lo scorso anno dal suo predecessore?

Mentre la Regione FVG sta mantenendo fede alle sue promesse (con l’acquisto dei nuovi treni CAF e l’avvio del servizio Mi.Co.Tra lungo la Udine-Villach), qualcun'altra invece fa solo la figura di Pinocchio!

Cara Giaconia, noi pendolari stiamo pagando da anni l’inefficienza di Trenitalia, la quale è bene sottolinearlo non è la Sua azienda, ma è la Nostra, visto che il 100% delle azioni FS sono in mano allo Stato. Stia tranquilla ingegnere, non staremo con le mani in mano a guardare chi, come Lei, continua a perpetrare scippi con destrezza alle nostre Comunità! Se le biglietterie di Gemona e Tarvisio chiuderanno a fine anno sarà “guerra a tutto campo!”
Lo abbiamo già dimostrato con i fatti in altre occasioni, e siamo pronti ad agire in ogni sede legittimata per difendere i nostri diritti di mobilità e spostamento.

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