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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Scuola: trasferimenti, tagli ed errori di "sistema": un anno scolastico in salita

La denuncia della Cisl Scuola Fvg: "Disagi legati alla mobilità forzosa di molti insegnanti, frutto del modo in cui è stato impostato e condotto il piano di assunzioni della legge 107"

Si delinea un inizio d’anno scolastico all’insegna dei soliti problemi, con in più il malcontento per i tanti disagi legati alla mobilità forzosa di molti insegnanti, "frutto del modo in cui è stato impostato e condotto il piano di assunzioni della legge 107. Disagi che è ancor più difficile accettare quando derivano da anomalie o errori del sistema, da operazioni di trasferimento gestite senza rispettare né i criteri stabiliti nel contratto sulla mobilità, né i diritti di chi avrebbe potuto, col suo punteggio, avere sedi ben più vicine". Lo afferma Donato Lamorte Segretario Generale Regionale Cisl Scuola.

"Quanto successo ha sconvolto la vita di parecchie famiglie e non può essere risolto con soluzioni tampone, perché, quando l’impianto generale è sbagliato, le pezze placano, ma non risolvono - prosegue - . La soluzione che suggeriamo da tempo è quella di trasformare in organico di diritto, i posti e le cattedre che ogni anno sono concesse in organico di fatto. Questa soluzione potrebbe finalmente dare alle scuole il vero organico funzionale e sanerebbe tutte le storture prodotte da un algoritmo sfasato e non rispettoso del contratto nazionale. Si adotti finalmente una logica di sistema, come suggerisce la stessa riforma Madia: per rendere efficace e produttivo il servizio si parta dal riscontro del reale fabbisogno, chiamando in causa tutti i soggetti istituzionali e le risorse di cui possono disporre. Inutile parlare di incremento dell’offerta formativa, ampliando la presenza e i tempi di apertura delle scuole, se gli organici continuano ad essere erosi".

Vacanze dirigenziali nel mirino

La prima denuncia è sulle vacanze dirigenziali. "In Friuli Venezia Giulia per il prossimo anno scolastico saranno senza Dirigente Scolastico 52 scuole, un terzo delle scuole della regione, cosi distribuite: Gorizia 9; Pordenone 14; Udine 18; Trieste 1. In aggiunta, sono vacanti ulteriori 5 scuole con lingua d’insegnamento slovena, di cui: due a Gorizia, due a Trieste e una ad Udine. Per concludere la poco edificante elencazione, occorre aggiungere le ultime 5 scuole sottodimensionate, una a Pordenone e 4 a Udine".

Una situazione che, per Cisl Scuola, esiste da anni: "nonostante le tante promesse, la realtà è sotto gli occhi di tutti. Ogni Dirigente scolastico titolare, di media dovrà sobbarcarsi o prendersi carico (alleggeriamo) di almeno una reggenza. Quindi, situazione non ottimale per mettere in atto tutto quello che la legge 107 ha scaricato sui Dirigenti scolastici, a partire dalla complicata questione dei bandi sulla chiamata diretta del docenti da ambito. Noi sindacati volevamo alleggerire questo fardello calato sui Dirigenti lasciati soli dall’Amministrazione, ma non è stato possibile, Il Miur non ha rispettato i patti".  

La seconda denuncia è sullo svuotamento dell’Ufficio Scolastico regionale. "Da circa 10 anni il personale che è andato in quiescenza non viene sostituito, una forza lavoro diminuita di quasi due terzi della pianta organica, rende questo ufficio malfunzionante, non per colpa di chi vi opera, anzi. Non si può continuare a caricare tutto su quelli che restano, ne va di mezzo, in prima istanza la salute delle persone e la funzionalità organizzativa dell’intero Ufficio. La cura, la politica regionale se ne faccia carico, per dare il senso istituzionale a questo importante Ufficio per la scuola del Friuli Venezia Giulia".

"In ultimo, ma non per importanza, è la dimenticanza totale del personale ATA, dimenticato dalla legge 107, trattato come figlio di un Dio minore: continua, infatti, incessante la diminuzione degli organici, per il prossimo anno scolastico 75 posti in meno in regione. Se a questo ulteriore taglio, non si porrà rimedio, chi garantirà la vigilanza, l’assistenza, la sicurezza, la funzionalità organizzativa e amministrativa come la messa a punto dei laboratori? Pongo una domanda, sperando in una risposta vera e rassicurante per la nostra scuola e per lo stesso personale, da chi dovrebbe averne cura. Noi Cisl siamo pronti a dare il nostro contributo se ci saranno serie e concrete occasioni di confronto. La scuola è di tutti e della Costituzione, salvaguardando questa, si salvaguardia lo sviluppo, l’acculturamento qualitativo dei nostri giovani, la qualificazione della Regione e del Paese intero".

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