Armi dai Balcani: stroncato un traffico internazionale, 27 le persone indagate
L'attività investigativa ha coinvolto diverse regioni italiane e anche Slovenia e Croazia. Le indagini iniziarono dopo un sequestro di armi nel novembre del 2014 ad Artegna
Un traffico di armi, munizioni ed esplosivo provenienti dai Balcani è stato stroncato dai Carabinieri del Ros che, insieme ai militari dell'Arma territoriale, hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in diverse regioni e anche all'estero.
NUMERI. Ventisette gli indagati, nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla procura di Udine, che ha interessato - oltre al Friuli Venezia Giulia - anche il Veneto, la Lombardia, l'Emilia Romagna e le Marche.
L’ORIGINE. L’attività si è conclusa in queste ore, e ha preso le mosse da un'indagine avviata dal Ros nel novembre 2014, in seguito a due rilevanti sequestri di armi e munizioni da guerra messi a segno dai carabinieri nel comune di Artegna.
INDAGINI TRANSFRONTALIERE. L’inchiesta, diretta dalla Procura friulana, ha consentito di individuare un canale di importazione illegale di materiale d'armamento ed esplosivi provenienti dai Balcani. In Italia i Carabinieri hanno eseguito perquisizioni a carico di 16 indagati, mentre in Slovenia e Croazia, in collaborazione con le locali autorità giudiziarie e di polizia, nei confronti di altri 11. L'accusa è per tutti quella di traffico di armi e di esplosivi.
I particolari dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle 11 al comando provinciale dell'Arma di Udine.