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Cronaca

Tracce esami di maturità 2015, tra "bufale" e leggende metropolitane

Molti studenti passano le ultime ore prima della temuta prova davanti al computer, alla ricerca di informazioni utili, ma i risultati non sono mai all'altezza delle aspettative. La campagna "Maturità al sicuro" è organizzata proprio per prevenire questi comportamenti

Gli esami di maturità sono alle porte - a Udine e provincia sono 3.830 i candidati, che domani affronteranno la prova d'italiano - e come ogni anno sono tanti gli studenti che passano ore davanti al computer alla ricerca delle tracce d'esame prima che queste siano effettivamente svelate la mattina delle prove, con l'apertura delle buste ministeriali. Secondo una ricerca effettuata dal sito specializzato Skuola.net per conto della polizia di Stato, su un campione di 2.500 studenti un maturando su cinque crede che sia possibile trovare le anticipazioni sul web - cosa assolutamente non vera come ci tengono a ribadire le forze dell'ordine della polizia postale -.

In base alle statistiche diffuse per ben due ragazzi su cinque non costituisce reato ricevere le soluzioni delle tracce dall’esterno mentre la prova è in pieno svolgimento (altra convinzione pericolosamente sbagliata). Ancora una "leggenda metropolitana" diffusa su larga scala è quella secondo la quale la polizia controlla i telefonini degli studenti durante gli esami per scoprire chi sta copiando.

Per evitare che queste "bufale" condizionino i ragazzi la polizia e il ministero dell'Istruzione hanno lanciato la campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro”, con l’obiettivo di debellare il fenomeno ed evitare che gli studenti, oltre a perdere del tempo prezioso, possano anche rimetterci del denaro alla ricerca della soffiata giusta. Questo è il settimo anno in cui la campagna prende vita e i risultati sono già tangibili visto che rispetto al 2014 sono diminuiti coloro i quali credono di trovare le soffiate in rete nei giorni antecedenti all'esame (prima la proporzione era di uno su tre). L’iniziativa “antibufale” si serve delle forme di comunicazione e degli strumenti preferiti dai giovani per veicolare i messaggi di sensibilizzazione, ed è finalizzata ad aiutare i ragazzi ad affrontare l’esame con maggiore serenità, confidando nei propri mezzi e nella preparazione che hanno ricevuto durante gli anni passati a scuola, senza cercare scorciatoie che come risultato comporterebbero solo l’esclusione dalla prova d’esame.

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