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Cronaca

Torneo di calcio degli esordienti finisce tra calci, insulti e gomitate

Durante un torneo di calcio giovanile a Firenze, alcuni giocatori dodicenni del Donatello calcio sono stati insultati e picchiati in campo tanto da non voler più giocare

Doveva essere un torneo di calcio giovanile dove a vincere erano sport e rispetto, ma si sono visti insulti, calci e pugni fuori dentro il campo in base a quanto riferito dai presenti. Il Torneo della Befana di Firenze, a cui ha partecipato anche la società calcistica del Donatello di Udine, con le squadre degli Esordienti classe 2007 e 2008, è invece finito con un "vaffanculo" rivolto a una nonna a bordo campo, oltre a calci e gomitate sul rettangolo di gioco.

La replica della Materdei: "Tutto falso"

Le scorrettezze

Tre giorni di torneo, calcio e divertimento. Centinaia di bambini entusiasti, provenienti da tutta Italia con i rispettivi genitori, si sono sbizzarriti sul rettangolo verde inseguendo la loro passione. Al momento delle fasi finali, però, la competizione si è fatta decisamente scorretta. È proprio durante una semifinale che vedeva in campo gli esordienti 2008 del Donatello contro una squadra di pari età, si sono verificati degli episodi decisamente da condannare.

La gara

Dopo aver vinto i due gironi di qualificazione arrivando sempre al primo posto, i ragazzini udinesi si sono guadagnati un posto in semifinale ma, a quanto raccontato da alcuni testimoni, le cose in campo sono degenerate fin dalle prime battute nella partita contro la squadra del Materdei di Napoli.

Gomitate al petto e calci in pancia a gioco fermo a più di uno dei ragazzi, derisione all'indirizzo degli infortunati e simulazioni finalizzate ad avvantaggiare il proprio gioco hanno condito la gara dall'inizio alla fine. «Tra il primo e il secondo tempo - ci racconta una persona presente al torneo - uno dei ragazzi di Udine era in infermeria, mentre altri cinque o sei piangevano perché non volevano nemmeno rientrare in campo. È stata addirittura chiesta la sospensione della gara, ma l'organizzazione ha preferito proseguire. I piccoli giocatori sono rientrati in campo annientati psicologicamente, senza neppure giocare: a quel punto il risultato non contava». 

Gli insulti

E dopo le scorrettezze fisiche, sono arrivati gli insulti. Il primo "vaffa" è volato ai danni del mister della squadra di Udine direttamente da un giocatore avversario. Ma le parolacce sono state una costante dentro e fuori il rettangolo di gioco. Gli insulti hanno cominciato a volare anche all'indirizzo dei genitori dei ragazzi del Donatello (in totale erano una trentina i supporter al seguito della squadra), dai parenti dei giocatori dell'altra squadra che nei loro confronti hanno fatto gestacci, deridendoli e urlando addirittura contro una delle nonne udinesi presenti a bordo campo.

Le reazioni

Grande sconcerto tra i presenti, non solo supporter della squadra di Udine ma anche del resto del pubblico. Il Donatello è stato sconfitto in semifinale e in finale è andato così il Materdei che ha avuto la meglio anche sull'Inter, nelle cui file trova spazio anche il figlio del conduttore televisivo Amadeus che, a quanto riferito dalle persone presenti, è rimasto anch'esso choccato da alcuni comportamenti in campo e fuori. I presenti si sono chiesti come mai l'organizzazione non abbia preso provvedimenti, vista l'età dei ragazzi in campo in un torneo a cui partecipavano non solo dodicenni ma anche calciatori più piccoli e visto che lo scopo principale di manifestazioni come queste, prima del risultato, è il trasmettere un senso di aggregazione e spirito di squadra. 


 

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