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Cronaca

Emozioni, voce e chitarra: The Leading Guy pronto a conquistare Udine

Reduce da una grande performance a Zagabria, il cantautore rivelazione si esibirà al Visionario Garden nella serata del 13 luglio

Un viaggio di continue emozioni, raccontato con la forza e la semplicità di una chitarra: dalla nostra regione al cuore dell'Europa, da Copenaghen alla Cappadocia. Arriverà a Udine mercoledì 13 luglio "The Leading Guy" (all’anagrafe Simone Zampieri), cantautore profondo dallo stile folk, pronto a salire sul palco del Visionario Garden di via Asquini (inizio ore 19). L'artista è reduce da una grande performance a Zagabria, aprendo il concerto dei 2Cellos davanti a 50 mila spettatori.

Che sensazione è stata esibirsi di fronte a una platea simile?
«Per la prima volta nella mia vita ho capito il significato della frase "un mare di gente". Un’onda umana senza fine. In quei momenti ho ripensato ai miei primi concerti in posti sperduti e a tutte le persone che mi hanno permesso di essere li grazie al loro supporto. Ci sono molte persone che mi seguono da quando TLG era solo un sogno. Nella mia mente ho dedicato a loro quella splendida esperienza».
 
Ti racconti solo con chitarra e voce: è un modo per essere più diretto e a contatto con il pubblico?
«Ho scritto Memorandum cercando di "spogliarmi" dalla paura di raccontare me stesso ed il mio punto di vista sulle cose. La sola chitarra mi permette di non perdere mai il filo del discorso. Tutto comincia dalla mia mente e finisce nelle mie mani. Nel bene e nel male è un disco totalmente mio ed era ciò che volevo trasmettere senza aggiungere nulla di superfluo». 

THE LEADING GUY opening 2Cellos Zagreb_IMG5137_credit Simone Di Luca-2Sei un artista giramondo, viaggiando in diverse zone d'Europa. Il viaggio che cosa rappresenta? 
«Quando scrivo una canzone cerco sempre di mettermi in discussione e di scardinare le mie stesse idee. Chi scrive canzoni non deve vivere di idee "masticate" o preconcetti ma cercare una via personale. Il viaggio è una metafora di questo stato d'animo. Permette di sradicare le proprie certezze e non ci lascia scampo. Dobbiamo adattarci a ciò che troviamo spostandoci in un luogo che non è il nostro. Mai come in questo periodo storico viviamo trincerati fisicamente e mentalmente nel nostro "cortile". Se non proviamo l'esperienza di essere "ospiti" come possiamo essere dei buoni "padroni di casa"?».
 
A proposito di spostamenti: il tuo disco album è stato registrato a Berlino. Una città fonte di ispirazione?
«Berlino è la mia seconda casa. Quando ho terminato la scrittura di Memorandum non ho avuto dubbi su dove registrarlo. E' una città che cambia in ogni istante ed ha fatto del mutamento la propria forza. Per un artista è essenziale vivere in un ambiente privo di "giudizi" e in questo Berlino è unica. Puoi essere quello che vuoi in qualsiasi momento».
 
Domani sera ti aspetta il pubblico di Udine: che performance dobbiamo aspettarci?
«Per diverse motivazioni personali che mi evocano sempre bellissimi ricordi, sono molto legato ad Udine ed è il motivo per cui l'ottobre scorso decisi di far cominciare il mio tour proprio da là. Nel frattempo ho accumulato moltissime date e il mio show ha acquisito consapevolezza. Cercherò di essere diretto ed onesto come sempre e di trasmettere le esperienze che ho accumulato negli ultimi mesi in cui non ho fatto visita al Friuli».

(In foto: The Leading Guy live@Zagabria - ph. Simone Di Luca)

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