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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Cyberterrorismo: chiusa chat pro-Isis gestita da minorenne friulano

Inneggiava alla jihad attraverso Telegram. Si tratterebbe di un ragazzo di origine algerina che è stato denunciato. Seguirà per la prima volta in Italia un percorso di "deradicalizzazione"

La Polizia di Stato ha portato a termine una complessa attività tecnico-investigativa, avviata nel mese di dicembre 2016 e finalizzata all´identificazione dei membri del canale Telegram denominato "Khilafah News Italia"

Gli aggiornamenti: il giovane voleva realizzare un attentato nella sua scuola

Cyber jihad

Gli specialisti della Sezione per il contrasto al "Cyberterrorismo" del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e del Compartimento di Trieste, in stretto raccordo operativo con i poliziotti delle Digos del capoluogo friulano e di Udine, hanno concluso l'attività di indagine, coordinata dalla Procura per i minori di Trieste, che ha portato all´individuazione di un minorenne italiano di origine algerina, che attraverso la rete, utilizzando l´applicazione di messaggistica istantanea telegram, amministrava due gruppi chiusi e diversi canali di propaganda a favore dell´Isis, istigando altri utenti a commettere delitti di terrorismo e contro l´umanità. Il puntuale intervento della Procura dei minori e della Polizia di Stato ha consentito di superare la mera fase accertativa della responsabilità penale del minore e soprattutto, grazie agli strumenti messi a disposizione dall´ordinamento, l´avvio di un dedicato percorso di recupero e deradicalizzazione, reso possibile dallo "scollegamento" del giovane dalla rete del c.d. "cyber jihad".

Telegram

I poliziotti hanno constatato come all´interno del canale, risultato essere tra i principali veicoli della narrativa del Califfato, venivano pubblicati messaggi di propaganda dello Stato Islamico, originariamente prodotti in lingua araba dai diversi official media del Califfato e tradotti in lingua italiana, rivolti in particolare ai c.d. "lupi solitari" presenti sul territorio nazionale. Per tale motivo, all´indagato è stato contestato il reato di cui all´art. 414, ultimo comma, c.p., per aver compiuto attività di proselitismo a favore dell´ISIS mediante diffusione e traduzione di contenuti propagandistici sui predetti gruppi, aggravata dal fatto che veniva compiuta attraverso strumenti informatici e telematici. Tra le chat più significative quella rilevata all´interno del medesimo canale Telegram, nella quale il minore poneva ai partecipanti il seguente quesito: "'Salve, come faccio a far passare una cintura esplosiva attraverso le porte automatiche?".

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