Casa Cavazzini, i lavori per farla diventare museo internazionale terminano a luglio
L'apertura al pubblico è prevista il 16 ottobre 2021: nella collezione permanente verrà esposta una tela di Gianni Borta. Previsto l'acquisto di opere di artisti locali con fondi del Comune
Continua a ritmo serrato il restyling del Museo di Arte Moderna e Contemporanea nel prestigioso palazzo di Casa Cavazzini, in centro storico a Udine. “Seguendo tutte le cautele e le disposizioni di sicurezza date dalla situazione contingente, i lavori di ristrutturazione del museo proseguono alacremente e secondo le tempistiche previste. Per cui possiamo affermare che i lavori termineranno certamente per gli inizi di luglio.” – ha detto l’assessore alla cultura del Comune di Udine, Fabrizio Cigolot. Un intervento complesso che mira ad adeguare il Museo agli standard internazionali espositivi, climatici, illuminotecnici e di sicurezza, al fine di consentire l’allestimento anche di mostre temporanee di livello internazionale. Sono stati riprogettati gli spazi interni per rendere i collegamenti verticali e i percorsi orizzontali all’interno dell’area espositiva più completi e fruibili al pubblico, anche nelle parti dedicate alle collezioni permanenti.
“Abbiamo già la data della riapertura al pubblico." – ha continuato l’assessore Cigolot – “Il 16 ottobre 2021 inaugureremo una mostra dal titolo La forma dell’infinito, organizzata dal Comitato di San Floriano, che conterrà opere di grandi artisti di fine ‘800 e metà ‘900.”
Valorizzazione artisti locali
Proprio in virtù di questo progetto, in atto per il museo di Casa Cavazzini, oggi, 10 maggio 2021, è stato presentato alla stampa un quadro dell’artista udinese Gianni Borta, acquistato, insieme ad altre due tele di altri artisti, grazie a fondi del Comune. Alla presenza del sindaco Pietro Fontanini, dell’assessore alla cultura Fabrizio Cigolot e dell’artista udinese, protagonista della corrente cosiddetta di arte naturalistica, è stata svelata, in anteprima, una tela del maestro che fa parte del ciclo Naturalismo del fiore.
“Con orgoglio presentiamo quest’opera, un quadro emozionante, di un artista della nostra città che tanto lustro ha data proprio a Udine. Un pittore che è sicuramente riferimento espressivo non solo per la cultura cittadina ma anche per quella regionale." – ha dichiarato il sindaco Fontanini – “Abbiamo in programma altri acquisti prestigiosi, soprattutto di artisti locali, per rendere le esposizioni permanenti di Casa Cavazzini vera espressione della cultura friulana.”
L'opera
Il quadro esposto è frutto di una grande ricerca dell'artista e sviluppa un tema legato alla natura ma con un astrattismo caratterizzato da un forte senso del colore. Si tratta di una composizione di stampo neosurrealismo. “Il mio principale obiettivo è lasciare l’osservatore senza fiato, completamente coinvolto dall’opera, da non riuscire a staccare gli occhi da essa. Voglio dare la chiave per entrare nel mistero della pittura con un messaggio di energia creativa, vibrazione positiva e un’incredibile vitalità” ha concluso Gianni Borta. Nel corso della sua lunga carriera, l’artista ha esposto ovunque, in Italia e all'estero, ottenendo molti riconoscimenti. Ha effettuato lunghi soggiorni nelle capitali dell'arte, a cominciare da Parigi, e nei suoi numerosi viaggi, spesso avventurosi, ha sempre tratto esperienze significative tradotte poi con passione in opere in cui si riconosce un forte richiamo alla natura.
In questi mesi difficili, in cui anche i musei sono stati costretti a chiudere i battenti in attesa di tempi migliori, l’amministrazione della città di Udine sta mettendo in atto diverse soluzioni e punta a diventare un nuovo polo turistico museale, contribuendo anche a risollevare il settore turismo che ha subito più degli altri la grave crisi economica causata dalla pandemia COVID19.