"Dalla Tarsu alla Tares passando per la Tia, cambiano i nomi ma non la qualità della gestione dei rifiuti, con la conseguenza di tariffe fuori controllo" si legge infatti nel rapporto redatto da Cittadinanzattiva.

Considerazioni che vengono confermate dai numeri che testimoniano come dal 2007 al 2012 i costi abbiano fatto registrare consistenti incrementi - si pensi solo che a Roma, la prima nella classifica di Cittadinazattiva, sono aumentati del 53%, con un importo annuo di 378 euro, seguita da Agrigento con 358 euro.

Ma nel capoluogo di provincia friulano le cose vanno decisamente meglio; dal 2007 al 2012 si è registrato un ribasso del 5%, a fronte di aumenti generalizzati quasi in tutta la penisola.

Udine si inserisce nella top ten delle città dove i rifiuti sono più "economici". Infatti, con 159 euro di spesa media il capoluogo friulano è quinto fra le città italiane e sta dietro a Isernia (122 euro), Matera (135 euro), Brescia (146 euro) e Pordenone (153 euro).

Significativi anche i dati sulla differenziata a livello regionale, che posizionano il Friuli Venezia Giulia tra le regioni più "riciclone", con quasi il 50% di rifiuti che vengono destinatai alla differenziata.