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Cronaca

Il Tar boccia il ricorso al porta a porta, per Fontanini era un "attacco pretestuoso"

Esulta l'amministrazione che ora vede la strada spianata per il via al porta a porta

Un botta e risposta lungo mesi, sulle spalle dei cittadini, ancora in attesa di sapere in che modo sarà gestita la raccolta differenziata a Udine. Oggi, però, si è posto un punto decisamente fermo: il Tar ha rigettato il ricorso di alcuni cittadini che volevano bloccare il porta a porta. 

«Il TAR ha liquidato come palesemente inammissibile il ricorso contro l’introduzione della raccolta porta a porta presentato da alcuni cittadini supportati dai consiglieri di sinistra e dalla lista di Bertossi e difesi dall’avvocato Spitaleri presidente del PD regionale e ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese processuali», ha dichiarato il Sindaco di Udine Pietro Fontanini.

«Con questa sentenza - aggiunge il Sindaco - si pone fine una volta per tutte a un attacco ideologico, pretestuoso e contrario a qualunque attenzione all’ambiente con il quale si è cercato di bloccare nelle aule dei tribunali l’adozione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che permetterà alla nostra città non solo di migliorare la qualità del materiale differenziato ma anche di conseguire un notevole risparmio. La sentenza entra addirittura nel merito della questione, dicendo chiaramente che è indubbio che il porta a porta contribuisce significativamente al raggiungimento degli obiettivi ambientali comunitari». 

Anche l’Assessore all’ambiente e ai contenziosi Silvana Olivotto ha espresso «grande soddisfazione per la sentenza con la quale il TAR ha respinto il ricorso in quanto inammissibile sotto diversi profili dal punto di vista sostanziale. Fin dal primo momento il testo era sembrato pretestuoso e teso unicamente a contrastare politicamente una scelta di questa Amministrazione la cui bontà è invece è stata confermata dalla sentenza».

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