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Addio per sempre, tra le polemiche, alle magnolie di via Cividale

Con l'inizio dei lavori per la ciclopedonale sono state tagliate 19 piante. Protestano i cittadini: "Non siamo stati consultati"

Sono diciannove le magnolie di via Cividale che ieri sono state tagliate principalmente lungo il lato sud della carreggiata. Per la precisione sono stati sedici gli esemplari dal lato a destra – arrivando da piazzale Oberdan – e tre dal lato nord. Sconcerto tra i cittadini e gli operatori economici, che avevano chiesto al sindaco di Udine Pietro Fontanini un incontro venerdì scorso. Proposta alla quale – secondo quanto lamentato – non hanno avuto nessun riscontro. E così ieri i tecnici del verde hanno cominciato a rimuovere gli alberi. Non senza polemiche, perché da una parte il numero sarebbe superiore a quanto ipotizzato e dall'altra non è chiaro il criterio di selezione delle piante da eliminare. Nei giorni scorsi alcuni alberi erano stati segnati con un bollino di vernice rossa. Di questi la maggior parte sono stati abbattuti, ma altri non sono stati toccati. Un cambio di programma che ha stupito gli operatori della via, poco convinti dalla scelta di lasciare gruppi di magnolie in maniera non continuativa. I tecnici non hanno potuto rispondere sulle motivazioni di queste scelte che sono apparse arbitrarie.

I lavori per la ciclabile

I precedenti

L'amministrazione comunale è già stata criticata in passato per la gestione del verde pubblico. Il primo polverone si sollevò quando vennero abbattuti 26 alberi in castello. Poi anche per piazzettaa Belloni ci furono delle rimostranze. Mentre i pini marittimi di via Cadore sono stati risparmiati, almeno per il momento.

Le proteste

Polemiche e obiezioni hanno riempito i social tra la giornata di ieri sin dal primo mattino, quando sono iniziati i lavori, e sono continuate oggi. Residenti, operatori economici e protagonisti della scena politica della città non hanno risparmiato critiche a Fontanini e al vice Loris Michelini rei, secondo loro, di non averli ascoltati e di aver preso decisioni discutibili sulla realizzazione della ciclopedonale.

magnolia 1-2

Spazio Udine, fanpage attenta a queste dinamiche in città, ironizza su quanto è accaduto e scrive “da ieri in via Cividale è possibile ammirare una nuova specie arborea: la magnolia sopravvissuta a Fontanini. Le potete riconoscere per la X rossa sul tronco. Infatti, l'amministrazione è riuscita a intrattenere e stupire i cittadini con un nuovo trucco di prestigio, facendo tagliare alberi che non erano stati contrassegnati (come avranno fatto? Forse in videochiamata con Michelini?) e graziando, invece, piante che erano state marchiate per andare incontro a fine certa”. Il movimento sottolinea come il taglio degli alberi sia stato fatto “a casaccio per fare lavori a casaccio”. In più secondo loro è un errore “mettere in competizione pedoni e bici con percorsi promiscui invece di creare percorsi distinti”. E per finire tutte queste azioni comportano una “diminuzione del verde per non sottrarre neanche un centimetro quadro alle automobili”.

Dello stesso avviso Mathieu Scialino, presidente Arci del comitato di Udine e Pordenone, che parla delle conseguenze del taglio indiscriminato delle magnolie: “Non che non si possano abbattere alberi in contesto urbano, ci mancherebbe altro, ma senza degli alberi che nei mesi caldi tengano a bada la temperatura e l'asfalto, quella ciclopedonale rischia di diventare impercorribile dai pedoni, già messi inutilmente in competizione con i ciclisti. In tutto questo si nota anche la totale mancanza di interesse verso le attività commerciali della via che avrebbero avuto tutto da guadagnare (lo dicono gli studiosi della materia eh) da una ciclabile separata dal marciapiede e da una via più vivibile”.

Il segretario dem Vincenzo Martines accusa sindaco e vicesindaco di mancato dialogo: "Avevano concordato con i residenti di via Cividale una cosa, il vicesindaco ha fatto finta di non capire e il sindaco, come al solito, si è dato alla macchia … (a Campoformido). Così dialoga Fontanini con gli udinesi. Ed è ormai chiaro che gli alberi sono suoi nemici giurati". Martines ha poi postato su Facebook un video di Giancarlo Timballo, il titolare della famosa gelateria che punta il dito contro l’amministrazione comunale: ”Si stanno prendendo gioco di noi, e non si capisce a che gioco stiano giocando. Fino a una settimana fa si sapeva quali sarebbero stati abbattuti. Erano stati segnati con un bollino rosso. Avevamo anche proposto di pagare di tasca nostra degli alberi fioriti meno invasivi che avrebbero reso più bella la strada ma non ci è stata data questa possibilità. Sono stati tagliati alberi che dovevano essere risparmiati, anche uno del lato nord che avevano spergiurato di non toccare. Faccio i complimenti a questa amministrazione comunale che non dà chiarezza e non risponde alle richieste di dialogo con i suoi cittadini”

L’ex consigliere comunale Matteo Mansi, autore di questo video del taglio degli alberi, afferma: “Si confonde il fare con il governare. Il fare prendi una motosega e fai sparire una magnolia che, per essere tale, ha impiegato 40/50 anni. Il governare vuol dire che prima di prendere la motosega dialoghi con i cittadini, per la migliore soluzione condivisa. La seconda è molto più impegnativa, rischiosa, ma è la sola che rende" grande" chi ti governa. Ora avremo più smog, più rumore, più bruttezza. Ciò che rende più incomprensibile è l’assenza totale dell’associazionismo ambientale. Già meglio stare zitti”. Poi aggiunge: “Aspettavamo che il sindaco incontrasse anche noi cittadini, dopo aver incontrato i commercianti. Nulla di tutto questo. Si taglia chi non può difendersi nel silenzio assordante di chi si erge ad ambientalista. Quanto ai ciclisti non aumenteranno poiché le piste non sono sicure, a maggior ragione in via Cividale. Prima avevamo le magnolie, con le loro radici, ora va meglio: abbiamo il deserto”.

Federico Pirone, capogruppo della lista Progetto innovare afferma: "Alberi tagliati senza criterio e una pista ciclabile sacrificata, residenti e commercianti della zona ignorati: un intervento che doveva migliorare la qualità della vita, degli spazi e delle relazioni che, invece, andrà a scontentare tutti, penalizzando il quartiere. Quello che si sta consumando in via Cividale è un autentico "capolavoro politico", è il modo in cui questa giunta governa la città".

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