rotate-mobile
Cronaca Centro / Piazzale del Castello

Taglio degli alberi in castello e democrazia mancante, l'attacco al Comune di Enrico Bertossi

«La cosa più grave – dice il capogruppo di Prima Udine – è che si approfitta dell’emergenza per impedire alle opposizioni di riunirsi negli organi istituzionali e alla gente di insorgere in piazza come avrebbe diritto di fare di fronte a scelte così inutili e dannose»

«Se Fontanini pensa che la nostra disponibilità a collaborare nell’interesse dei cittadini significa accettare senza reagire la sistematica distruzione di Udine e la sospensione della democrazia si sbaglia di grosso». A dirlo è il capogruppo di Prima Udine in consiglio comunale Enrico Bertossi, in relazione all’annunciata decisione di tagliare una serie di alberi sul colle del castello. «Chiedo formalmente di annullare questa decisione in attesa di un confronto negli organi istituzionali – spiega Bertossi –. Dal 18 dicembre il consiglio comunale si è riunito una sola volta e non c’è traccia di convocazione delle commissioni da mesi, nonostante regolari richieste a termini di regolamento. Nel frattempo la giunta, che continua fisicamente a riunirsi anche insieme ai capigruppo di maggioranza e a qualche altro fedele consigliere a palazzo, non trova altro di meglio  che deliberare il taglio degli alberi sul colle del castello».

No al taglio degli alberi: la petizione

Le lacune

«Questa – attacca Bertossi – è l’ennesima scelta sconsiderata dopo una lunga serie di decisioni che segneranno in negativo, per molto tempo, la vita cittadina: dal porta a porta alle gestioni tragicomiche dei lavori di via Aquileia e via Mercatovecchio, dalle retromarce sulla riapertura al traffico e sulla centralina di largo delle Grazie alla svendita della Fiera e del Parco Scientifico Tecnologico, dall’ immobilismo di mesi su lotte di potere per la conquista di un assessorato in più al ruolo inesistente in regione, superati da tutti gli altri capoluoghi e persino da comuni molto più piccoli».

I divieti

«L’elenco sarebbe lungo – precisa Bertossi –, ma la cosa più grave è che si approfitta dell’emergenza per impedire alle opposizioni di riunirsi negli organi istituzionali e alla gente di insorgere in piazza come avrebbe diritto di fare di fronte a scelte così inutili e dannose. Invece delle sciocchezze e delle cose inutili Fontanini e i suoi assessori si preoccupino di come far ripartire le attività economiche della città e ridare un minimo di fiducia agli udinesi le cui priorità sono ben altre che il taglio degli alberi del castello e le foto propagandistiche sui social e sui media».

La proposta

«Molti comuni hanno avviato iniziative benefiche per sostenere i cittadini con sindaco e assessori che hanno rinunciato alla loro indennità mensile, magari senza avere altre entrate. E a Udine? Auspico che le minoranze compatte reagiscano prontamente a questa grave lesione della democrazia –  chiude Bertossi – firmando una richiesta urgente di convocazione del consiglio comunale sui molti temi di interesse dei cittadini, visto che quelle fatte per le commissioni non hanno sortito alcun effetto».
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Taglio degli alberi in castello e democrazia mancante, l'attacco al Comune di Enrico Bertossi

UdineToday è in caricamento