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Venerdì, 19 Aprile 2024
dal tribunale

Stranieri discriminati dalle norme regionali sui contributi prima casa, la Regione dovrà risarcirli

Vittoria in tribunale a Udine per una coppia di extracomunitari a cui era stata sospesa la domanda

Gli stranieri extra comunitari sono discriminati dalle norme regionali che regolano l’accesso ai contributi per l’acquisto della prima casa.  Lo ha stabilito ieri un’ordinanza del Tribunale di Udine, firmata dal giudice del lavoro Ilaria Chiarelli. Per questa ragione la Regione Friuli Venezia Giulia dovrà risarcire con 7 mila una coppia albanese per la lesione alla dignità personale. Ma non solo. Dovrà anche modificare immediatamente il regolamento, e pubblicizzarlo a lettere rosse sull’homepage del proprio sito. Inoltre, è stato stabilito che siano nuovamente valutate le domande presentate dai coniugi e da tutti i soggiornanti di lungo periodo.

I fatti

Secondo la norma regionale sui contributi per la prima casa, bisogna certificare di non possedere beni immobili all’estero. Ai cittadini italiani e comunitari è sufficiente presentare l’autocertificazione. Ai soggiornanti di lungo periodo, invece, sono richiesti documenti del Paese d’origine. Questo tipo di documenti sono spesso impossibili da recuperare. Per questa ragione, a una coppia albanese era stata sospesa la domanda di contributo. I due hanno presentato ricorso, assistiti dall’Associazione degli studi giuridici sull’immigrazione e dall’avvocato Martino Benzoni. La giudice ha deliberato che questa regola è contraria alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e alla direttiva che parifica, per l’assistenza sociale, soggiornanti di lungo periodo e cittadini comunitari. E quindi è da considerarsi discriminatoria e va modificata immediatamente.

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