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Cronaca

Il trasporto locale del Friuli Venezia Giulia verso lo stop del primo giugno

Anche i lavoratori del Fvg al presidio di Roma. La Filt-Cgil: “Nella nostra regione salgono i livelli di produttività e qualità del servizio. Il comparto ha diritto a un nuovo contratto”

C'è fermento tra i lavoratori del settore del trasporto pubblico, anche friulano. «I lavoratori del trasporto pubblico locale del Friuli Venezia Giulia chiedono un rinnovo contrattuale in linea con le giuste aspettative dei lavoratori e con i risultati del settore, che ha visto, in particolare nella nostra regione, un significativo aumento dei livelli di produttività e il consolidamento della qualità del servizio ai cittadini». È quanto dichiarano da Roma il segretario della Filt-Cgil Fvg Valentino Lorelli e Marco Sosol, coordinatore del traporto pubblico locale, oggi nella capitale a guidare la delegazione regionale che ha partecipato al presidio organizzato dai sindacati di categoria Cgil, Cisl. Uil, Cisal e Ugl in vista dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, proclamato per il 1° giugno. «Il traporto pubblico di questo paese – aggiungono Lorelli e Sosol – necessita urgentemente di una riforma organica, che dovrà intervenire sulle risorse e le regole del comparto. Il mancato rinnovo del contratto, questione che si ripropone puntualmente ad ogni scadenza e anche in piena pandemia, è infatti una delle conseguenze di un sistema che non funziona».

Lo sciopero

Quanto allo sciopero del 1° giugno, proclamato per 24 ore, in regione coinvolgerà tutti i dipendenti delle quattro aziende di trasporto pubblico, Apt Gorizia, Atap Pordenone, Trieste Trasporti e Arriva-Saf Udine, e ovviamente si svolgerà nel rispetto dei servizi essenziali da erogare agli utenti e delle relative fasce orarie di garanzia.

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