Niente accordo sugli straordinari: alla Far c'è lo stato di agitazione
"Riteniamo poco corretto e professionale che una direzione scenda in produzione a “convincere” i propri dipendenti a fare straordinari", spiega una nota stampa sindacale
Stato di agitazione alla Far, Fonderie Acciaierie Roiale Spa., di Reana del Rojale. Nella giornata di ieri, venerdì 24 marzo, si sono svolte le assemblee in azienda per aggiornare i lavoratori sull’incontro avvenuto con l’azienda lo scorso 15 marzo. Durante questo incontro, oltre a ricevere l’aggiornamento sull’andamento prevedibile per l’anno in corso, le organizzazioni sindacali, unitamente alla Rappresentanza sindacale unitaria, avevano cercato di riaprire la trattativa per un premio di risultato che negli ultimi tre anni, pur incrementando i volumi di lavoro, non ha erogato un euro. Contestualmente l'incontro è servito per rivedere, anche dal punto di vista economico, un accordo a scadenza annuale sugli straordinari. "L’azienda, pur confermando un 2023 con un portafoglio ordini che dovrebbe garantire una certa tranquillità lavorativa e finanziaria, ha chiuso ogni spazio di trattativa su quanto ancora valido e nessuna disponibilità per ulteriori ed eventuali accordi. Tale mancanza si era già palesata a fine 2022 quando su richiesta di prestazioni lavorative nei giorni festivi del 1 novembre e 8 dicembre, riuscendo comunque ad addivenire a un accordo verbale, in fase di stesura dello stesso, la direzione aziendale aveva più volte apportato modifiche non condivise fra i soggetti della trattativa, che in sostanza poi si sono concretizzate in un non accordo", si legge in una nota sindacale. "Di fatto l’azienda ha intrapreso un percorso di riconoscimento individuale del compenso lavorativo non riconoscendo alle Rsu e alle organizzazioni sindacali la titolarità alla contrattazione collettiva nell’interesse di tutti i lavoratori".
"Riteniamo poco corretto e professionale che una direzione scenda in produzione a “convincere” i propri dipendenti a fare straordinari. Giudichiamo questo comportamento antisindacale e continueremo a perseguire tutte le vie per ottenere un onesto e proficuo confronto". Per questi motivi oggi, sabato 25 marzo, è stato dichiarato lo stato di agitazione.
