"Cocaina della cugina", resta in carcere il presunto narcotrafficante
L'uomo, un 40enne di nazionalità dominicana, era stato arrestato sabato scorso durante un'operazione congiunta fra la Squadra Mobile di Treviso e i colleghi di Udine. In manette era finita anche la cugina, una 32enne, che è stata rimessa in libertà
Il presunto narcotrafficante resta in carcere mentre la cugina, che fungeva da corriere della droga, è stata rimessa in libertà. Queste le decisioni prese dal gip di Treviso Marco Biagetti al termine dell'udienza di convalida del fermo di due cittadini domincani, H.D. di 40 anni (difeso dall'avvocato Fabio Crea) e M.G.T. di 32 anni (difesa dal'avvocato Sabrina Dei Rossi), arrestati sabato scorso durante un'operazione contro lo spaccio di stupefacenti messa in atto dalla squadra mobile di Treviso, assieme ai colleghi di Udine. L'iniziativa aveva portato al rinvenimento e al sequestro di quasi due chili di cocaina, 112 grammi di anfetamina, 1500 euro in contanti e materiale per confezionare dosi. I due hanno scelto di non rispondere alle domande del giudice nel corso dell'interrogatorio di garanzia.
La vicenda
Il blitz in cui è avvenuta la cattura dei due caraibici è avvenuto in un appartamento a Treviso, nella zona tra la stazione ferroviaria e in Terraglio, preso in affitto da qualche tempo dal 40enne e vera e propria base logistica dei suoi traffici in città. Lo straniero conviveva nell'abitazione con un'altra connazionale, una 45enne, e solitamente si spostava tra la Marca e il Friuli, per distribuire dosi di cocaina, usando due auto: una presa a noleggio e una Seat Ibiza intestata ad una terza persona, con targa spagnola.
L'arresto
Gli agenti, da tempo sulle sue tracce, hanno seguito i movimenti dell'uomo e assistito alla visita della cugina, proveniente di Barcellona, che gli stava per consegnare un involucro di 1,2 chili di polvere bianca. Il "corriere" aveva compiuto il viaggio dalla Catalogna alla Marca cambiando più autovetture a noleggio. I poliziotti sono subito intervenuti ma il 40enne, vedendosi scoperto, ha aggredito con un coltello uno dei poliziotti, lo ha trattenuto, permettendo alla 32enne di entrare in casa. Lo straniero e la cugina hanno tentato di barricarsi nell'appartamento, con la convivente dell'uomo, ma gli agenti, coordinati dal dirigente Immacolata Benvenuto, hanno sfondato la porta per poi bloccare il 40enne e le due donne, evitando che potessero disfarsi della droga. Il narcotrafficante dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale mentre la donna che viveva con lui è stata denunciata a piede libero.