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Cronaca Via Cividale

Sopralluogo alla Cavarzerani: "Situazione critica. Previsti nuovi arrivi"

Delegazione di capigruppo e assessori in visita questa mattina all'interno della struttura di accoglienza. Il capogruppo della Lega Marcello Mazza: "Temiamo l'emergenza strutturale"

Su proposta del Presidente del Consiglio Comunale, Enrico Berti, e di intesa con il Prefetto di Udine, questa mattina una delegazione di Palazzo D'Aronco ha visitato la Caserma Cavarzerani per valutare la situazione al suo interno. La delegazione, composta anche dall'assessore alla sanità Giovanni Barillari e dall'assessore alla sicurezza Alessandro Ciani e dai capigruppo di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, ha osservato da vicino il sistema di accoglienza in atto nell'ex struttura demaniale di via Cividale. La struttura attualmente ospita circa 500 richiedenti asilo politico, circa 200 in più rispetto a quanto previsto, ed ancora gestita dalla Croce Rossa italiana. All’interno è presente un presidio sanitario, un ambulatorio infermieristico e di un locale per vaccinazioni e per radiografie del torace. Da alcune settimane, inoltre, è stata prevista consulenza medica specialistica da parte di medici CSM e del SERT.

“Da quanto ho potuto vedere oggi  la situazione non sta migliorando, come i numeri relativi agli arrivi lasciavano prevedere", ha riferito il capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, Marcello Mazza. "Oltre agli innegabili aspetti positivi - ha poi aggiunto-, quali la messa a disposizione di 32 nuovi moduli abitativi da dieci persone ciascuno, l’attivazione di corsi di italiano e la presenza di ambulatori, vanno infatti purtroppo segnalati anche quelli decisamente negativi, quali la totale assenza di un sistema di video sorveglianza soprattutto lungo il perimetro della caserma, l’utilizzo da parte dei richiedenti asilo di palazzine dismesse e non presidiate, la mancanza di documenti d’identità da parte della totalità degli richiedenti quando si presentano per la prima accoglienza alla caserma mentre hanno invece tutti lo smartphone, che evidentemente reputano più essenziale del proprio documento di identità.”

“Come se non bastasse - prosegue il capogruppo della Lega -, si prevedono nel prossimo futuro nuove ondate di arrivi, nonostante la conclusione del periodo estivo, che metteranno a dura prova la capacità di Udine di far fronte, come ha sempre fatto a questa emergenza che, per l’interesse di qualcuno, sta diventando strutturale. Sono convinto, però, che questa Amministrazione saprà far valere prima i diritti degli udinesi rispetto a quelli dei presunti profughi che vediamo quotidianamente sfaccendati, se non fosse per l’intensa attività sullo smartphone. E sono convinto che si saprà far rispettare l’accordo tra Anci e Viminale sulla quota del 3 per mille, oggi bellamente ignorata”, conclude Mazza.

Visita alla Cavarzerani-3

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