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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Si blocca in cresta per un principio di congelamento, recuperato con l'elicottero militare

Ieri pomeriggio, un ragazzo ha richiesto l'intervento del Soccorso Alpino mentre stava scendendo dalla Cresta del Monte Cavallo: era in difficoltà per un congelamento agli arti

Si trova in difficoltà durante un'escursione per un principio di congelamento e viene salvato dall'elicottero militare: è quanto accaduto a un ragazzo del 1995 che ha chiesto aiuto intorno alle 17.30 di ieri, mentre stava scendendo dalla Cresta del Monte Cavallo. Insieme a lui altri tre escursionisti che lo hanno aiutato prima dell'arrivo dei soccorsi, recuperati anch'essi, infreddoliti ma in buone condizioni, e i compagni di escursione del giovane.

Il soccorso

Il punto in cui si sono fermati si trova ad una quota di circa 2000 metri lungo la cresta, esposta e dove il terreno è ghiacciato. Per il recupero sono state mobilitate le stazioni del Soccorso Alpino e Speleologico di Pordenone e Maniago, sul posto con diversi tecnici. Alcuni di loro si trovano presso il Campo sportivo di Piancavallo dove saranno prelevati dall'elicottero militare NH90 in dotazione all'Esercito presso il Quinto AVES Rigel di Casarsa, velivolo abilitato al volo notturno e reso disponibile in casi speciali di soccorso notturno come questo.

Il recupero

I tecnici sono stati portati in volo sul posto per provvedere alle operazioni di recupero degli escursionisti con il verricello. Prima della partenza dei mezzi, erano partite a piedi tre squadre di soccorritori del Soccorso Alpino e di soccorritori dei Vigili del Fuoco a dare supporto via terra.

L'elicottero militare UH90 del 5° Reggimento AVES "Rigel" di Casarsa della Delizia è riuscito, con tre rotazioni e con l'aiuto dei tecnici del Soccorso Alpino presenti a bordo e calati sulla cresta con il verricello, a portare in salvo tutti, in primis il giovane del 1995 di Aviano, che presentava sintomi di congelamento agli arti e leggera ipotermia, condizioni confermate dopo la visita del medico del Soccorso Alpino presso l'ambulanza del 118 al campo base, che lo ha condotto poi all'ospedale di Pordenone per ulteriori controlli.

La dinamica

Il ragazzo era inizialmente in compagnia di altri due amici che durante la salita hanno deciso di ritornare indietro, mentre lui ha voluto proseguire da solo verso la cima. Il ragazzo, seppur attrezzato con ramponi, si è trovato in difficoltà e ad accorgersene sono stati altri tre escursionisti, tutti pordenonesi, che per un tratto hanno deciso di stargli vicino durante la discesa finché hanno capito che, visto l'approssimarsi del tramonto e il terreno non banale, era il caso di chiedere ulteriore aiuto. 
L'equipaggio dell'Aviazione dell'Esercito ha operato sfruttando i sistemi di visione notturna dell'elicottero consentendo ai tecnici di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico di recuperare sei escursionisti isolati tramite il verricello dell'aereomobile e di trasportarli al vicino campo base.
Gli escursionisti recuperati sono stati in tutto sei perché i due compagni del ragazzo in difficoltà hanno deciso di unirsi ai soccorritori del Soccorso Alpino e Speleologico - in totale quattordici uomini delle stazioni di Maniago e Pordenone del Soccorso Alpino e Speleologico FVG - che in gruppi di tre squadre inclusi alcuni Vigili del Fuoco, si sono recati a piedi fino alla quota di 2000 metri circa per dare supporto alle operazioni di salvataggio.
Le operazioni si sono concluse positivamente con il rientro di tutti alla base poco dopo la mezzanotte. Sul posto l'ambulanza del 118 e i Carabinieri.

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