Durante una consueta attività di vigilanza a tutela delle risorse ittiche regionali, la Guardia Costiera del Compartimento Marittimo di Monfalcone dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Grado, hanno intercettato e sanzionato un peschereccio. Il personale a bordo dell'imbarcazione, fermata nel tratto di mare compreso tra Porto Buso e Lignano, stava infatti effettuando la cosiddetta attività a 'strascico' proprio all'interno della fascia di mare dove quell'attività è vietata, ovvero la zona compresa tra la linea di costa e le tre miglia.

I militari della motovedetta hanno quindi provveduto all'immediata interruzione dell'attività di pesca e all'applicazione di una sanzione amministrativa per un importo di € 4.000 e alla decurtazione di 6 punti per la licenza di pesca. Hanno inoltre sequestrato gli attrezzi da pesca, 4 ramponi e relative reti, e il pescato illecitamente catturato. Dopo aver ottenuto il nulla osta relativo alla commestibilità da parte del veterinario locale, questo sarà dato in beneficenza, come già avvenuto in passato, ai frati del Santuario di Barbana a Grado.