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Cronaca

La Slovenia pronta a dichiarare lo stato di epidemia

A breve sarà sicuramente presa la decisione di vietare assembramenti in luoghi pubblici e privati a non più di sei persone

"Non escludo che nei prossimi giorni il governo possa proclamare lo stato di epidemia". Il premier sloveno, Aleš Hojs, ha confermato che la situazione nel Paese confinante è molto seria, ma soprattutto è eccessivamente sottovalutata dai cittadini, il che rende ancor più difficile per le autorità ottenere il rispetto delle norme anti-Covid.

Nuove regole

Altre disposizioni, ancora più restrittive, saranno quindi promulgate nei prossimi giorni, ha spiegato il ministro Hojs. Stato di epidemia non significherà però un nuovo lockdown sulla falsariga di quello della primavera scorsa. La prima preoccupazione del governo sarà di tutelare la salute dei cittadini, ma l’impegno sarà anche di fare di tutto per non bloccare la macchina produttiva del Paese.

Le restrizioni

A breve sarà sicuramente presa la decisione di vietare assembramenti in luoghi pubblici e privati a non più di sei persone. Sarà ulteriormente ridotto l’orario di apertura di ristoranti e di bar visto che, come ha precisato il ministro Hojs, con l'arrivo dell’autunno la gente non sta più seduta fuori dai locali ma tende ad affollarli al loro interno. Probabilmente sarà anche obbligatorio l’uso delle mascherine all’esterno, mentre i nuovi focolai che si dovrebbero evidenziare nel Paese saranno dichiarati zona rossa, ossia saranno chiusi e posti in isolamento.

No a chiusure

L’unica alternativa a ciò sarebbe la chiusura totale e, come ha fatto ben comprendere dal tono delle dichiarazioni Hojs, questo sarebbe come sottoscrivere il certificato di morte dell’economia della Slovenia.
 

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