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Siccità e deficit idrico in Friuli: la situazione

Aggiornamenti dopo le piogge dei giorni scorsi: una boccata d’ossigeno, ma resta grave la situazione per l’irrigazione

Le piogge della settimana scorsa hanno portato beneficio al comparto agricolo in ampie zone del Medio Friuli, ma non nell’intero comprensorio gestito dal Consorzio di Bonifica Pianura Friulana. Ecco gli aggiornamenti sull'andamento della stagione irrigua, sulla situazione di deficit idrico e sulle misure adottate dall’ente consortile. 

La pioggia su Udine e i danni del maltempo

Oggi si sono riuniti i tecnici del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana per fare il punto della situazione, dopo che le piogge degli scorsi giorni avevano temporaneamente alleviato la condizione di grave siccità degli ultimi mesi.

Le piogge, che avevano consentito il temporaneo spegnimento degli impianti di pompaggio con il doppio beneficio di un minor utilizzo di acqua e di energia elettrica, hanno esaurito i propri effetti. Pertanto il Consorzio ha stabilito di procedere alla riapertura degli impianti di irrigazione, anche alla luce delle previsioni metereologiche che per i prossimi giorni indicano assenza di precipitazioni in pianura, nonché temperature abbondantemente sopra le medie del periodo. L’irrigazione prevede razionamenti legati al basso livello delle falde, in particolare nella zona di Orzano e Premariacco e in alcuni pozzi del Medio Friuli. Relativamente ai corsi d’acqua superficiale, in giornata verrà ripresa, dopo l’interruzione dei giorni scorsi, l’integrazione delle portate del Tagliamento mediante rilasci che la società A2A Spa. effettuerà dal serbatoio dell’Ambiesta. 

Nella Bassa Friulana, viste le scarse precipitazioni, rimangono attivi gli impianti di pompaggio e l’esercizio dell’irrigazione di soccorso attingendo dai canali di scolo, appositamente invasati dal personale consortile. La situazione verrà costantemente monitorata nei prossimi giorni al fine di valutare la necessità di adottare ulteriori misure finalizzate a garantire il servizio irriguo nelle zone servite, compatibilmente con l’evoluzione del deficit idrico.

Deficit idrico

Le recenti piogge, però, daranno benefici solo per qualche giorno - avvisa la presidente del consorzio Rosanna Clocchiatti -. Per cui restano valide le ipotesi di riduzione di portata di alcuni canali secondari, fino alla loro completa chiusura nel caso in cui si ripresentasse una condizione di deficit idrico presso le opere di presa. Tali misure verranno analizzate nel corso della prossima settimana. Permarranno anche le problematiche legate al basso livello delle falde, che potranno aumentare nel medio termine solo grazie ad apporti meteorici frequenti e alle “morbide” (stato del regime di un fiume o di un torrente quando la portata è compresa fra quella di piena e quella di magra) dei corsi d’acqua superficiali, in primis Tagliamento, Torre, Natisone, Cormor”.

Impianti

A seguito delle precipitazioni erano stati spenti tutti gli impianti di pompaggio e i pozzi nella zona del Medio Friuli, tranne alcuni impianti nei comuni di Bicinicco, Mortegliano e Lestizza ove le precipitazioni si sono attestate a 15 mm circa, non sufficienti per la chiusura. “La chiusura degli impianti si protrarrà fino a lunedì,- spiega la presidente Clocchiatti -. Ciò comporta benefici ambientali sia per il minor utilizzo dell’acqua a fini irrigui, sia per la minor energia elettrica consumata, con benefici anche a livello economico per i consorziati”. 

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