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Martedì, 23 Aprile 2024
campo nomadi / Beivars / Via Monte Sei Busi

Minacce e danni al campo rom: continua la diatriba sull'acqua

Ieri è stato rotto il contatore contro lo spreco dell'acqua e sono state sfasciate alcune telecamere. Minacciati i tecnici del Comune e gli agenti della polizia

La classica goccia che fa traboccare letteralmente il vaso, visto che di acqua si tratta. Stiamo parlando del campo nomadi di via Monte Sei Busi, dove la situazione si è decisamente surriscaldata negli ultimi mesi. Lunedì scorso la penultima puntata della diatriba che ormai va avanti da quando a febbraio si erano registrate delle anomale e ingenti perdite d'acqua: l'assessore alla sicurezza Alessandro Ciani aveva infatti deciso di installare un contatore anti spreco per l'erogazione dell'acqua nel campo nomadi. Ma i problemi non sono stati risolti, né quelli relativi all'erogazione idrica né quelli di ordine pubblico con il continuo scoppio di incendi.

Cumulo di immondizie a fuoco

Ieri, venerdì 3 giugno, la situazione è precipitata con la rottura del riduttore dell'acqua e delle telecamere che puntavano proprio sul campo per monitorare gli sprechi. Quel che è peggio sono state le minacce ai danni di alcuni tecnici del Comune di Udine e di alcuni agenti di polizia municipale, culminati nello sfondamento di un lunotto di un'auto di servizio. La posizione dell'amministrazione comunale in merito è piuttosto chiara e non lascia spazio ad interpretazione: Ciani ha dichiarato che il Comune, oltre a sporgere denuncia per i fatti di ieri, "tornerà ogni giorno" per ripristinare una situazione di normalità ed equità.

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