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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Siccità, nonostante la pioggia resta critica la situazione in pianura

Proseguono le misure di razionamento per l’irrigazione da parte del Consorzio bonifica pianura friulana. Al via uno studio di fattibilità per creare bacini di accumulo artificiali

Le piogge del 29 giugno hanno portato benefici nella zona montana della regione, sia nel Pordenonese che in provincia di Udine, interessando però solo marginalmente la pianura dove permangono, anzi tendono ad aggravarsi, le criticità già presenti.

 Zona montana del Pordenonese

Qui si sono verificati picchi di oltre 200 millimietri, in particolare lungo l’asta del Cellina. Nel bacino del Tagliamento le precipitazioni sono state inferiori, con picchi localizzati di 100 millimetri, tali comunque da consentire la temporanea chiusura delle integrazioni da parte di A2A s.p.a. tramite il serbatoio dell’Ambiesta, sospesa dalle 12 del 29 giugno. Alcune piogge si sono verificate anche nel bacino del Torre e pertanto nel breve termine non si prevedono condizioni critiche sul regime di portata dei canali gestiti dal Consorzio.

Zona a sud di Udine

Permangono e invece tendono ad aggravarsi le problematiche correlate all’abbassamento delle falde freatiche. Le scarse precipitazioni dei giorni scorsi non hanno apportato alcun beneficio sui livelli delle falde, che potranno evidenziare un trend di risalita nei prossimi mesi solo a seguito di piogge abbondanti e frequenti tali da garantire una adeguata portata dei corsi d’acqua superficiali (per la pianura Friulana: Tagliamento, Cormor, Torre, Natisone).

Orzano

Prosegue invece il trend di calo che sta comportando nuovi disagi, in particolare nella zona di Orzano (comune di Remanzacco) e Premariacco, ove il Consorzio bonifica pianura friulana è costretto a valutare ulteriori misure di razionamento in quanto gli impianti sotto certi livelli della falda non riescono a prelevare acqua. Le criticità sono presenti in tutto il comprensorio, ma sono più accentuate nella zona orientale.

Bassa

Nella Bassa Friulana, viste le scarse precipitazioni, rimangono attivi gli impianti di pompaggio e l’esercizio dell’irrigazione di soccorso attingendo dai canali di scolo, appositamente invasati dal personale consortile. Si registrano alcune criticità negli impianti alimentati dai corsi d’acqua di risorgiva (ad esempio il comprensorio Torsa irriguo), e anche il personale consortile riesce ad invasare i canali con crescente difficoltà stante i limitati apporti dei canali di scolo.

Clocchiatti

“La situazione - commenta la presidente del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, Rosanna Clocchiatti - verrà costantemente monitorata nei prossimi giorni al fine di valutare la necessità di adottare ulteriori misure finalizzate a garantire il servizio irriguo nelle zone servite, compatibilmente con l’evoluzione della situazione di deficit idrico. I cambiamenti climatici in corso, che comportano con sempre maggior frequenza lunghi periodi siccitosi e temperature medie decisamente superiori alle medie degli ultimi decenni, - prosegue la presidente dell’ente - rendono necessario prevedere nuovi invasi, in particolare nelle zone del comprensorio non attraversate dai canali o corsi d’acqua o sprovviste di infrastrutture irrigue consortili, che possano contribuire a sopperire alla carenza idrica in occasione dei periodi siccitosi”.

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