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Cronaca

Spese 95mila euro dell'Ordine ingegneri: affetto da "shopping compulsivo"

L'ex economo della categoria professionale ha patteggiato 1 anno e 10 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena. Sono 24.300 gli euro già restituiti

Ha patteggiato davanti al Gup del tribunale di Udine una pena a un anno e 10 mesi di reclusione - con il beneficio della sospensione condizionale della pena - per peculato, uso indebito di una carta prepagata e falso materiale in documenti. È questo l’esito del processo che ha visto come imputato il 47enne A.M., ex economo dell’ordine degli ingegneri.

IL “METODO”. Nel giro di tre anni, dal 2010 al 2013, avrebbe distratto circa 95 mila euro delle casse dell’ordine, appropriandosene ripetutamente mediante la creazione di false fatture di apparenti forniture, la falsificazione di firme su assegni di pagamento di fatture reali (saldate con assegni bancari a lui intestate) e ripetuti prelievi di contante. All'interno figuravano anche 4.361 euro relativi a sei acquisti effettuati in due negozi della zona, tra il 6 e il 28 marzo 2013, pagati con la carta prepagata rilasciata dalla Banca all'ordine. Licenziato per giusta causa a seguito della vicenda, l’uomo ha già restituito 24.300 euro, frutto della vendita di un'auto, della rinuncia al Tfr e di un paio di stipendi.

SHOPPING COMPULSIVO. Certificato come affetto da "shopping compulsivo", l'uomo ha offerto anche altri 40 mila euro all'ordine, che ha quindi deciso di revocare la costituzione di parte civile. Il giudice ha ritenuto congruo il patteggiamento con la concessione delle attenuanti generiche proprio in virtù dell'incensuratezza, della collaborazione tenuta e dell'impegno rivolto a risolvere la patologia. Ha quindi disposto la confisca di 32.229 euro che erano stati sottoposti a sequestro.

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