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Cronaca

Violenza sulle donne, Serracchiani: "Serve un'evoluzione culturale"

Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia interviene in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

"Non bisogna stancarsi mai di ribadire i principi fondamentali su cui poggia il nostro modo di concepire la vita associata, i diritti e le libertà dell'individuo: tra questi vi è il diritto delle donne a non subire, mai, violenza e sopraffazione". Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Per Serracchiani "l'affermazione della parità tra uomini e donne è per l'Italia un grande ma ancora recente acquisizione a livello costituzionale e normativo. Importanti sono le leggi approvate in questo senso, dal femminicidio alle quote obbligatorie, ma molto resta ancora da fare affinchè nella società e nelle abitudini mentali di tanti si radichi la 'normalità' di un pensiero che non discrimini in base al sesso. Solo a partire da una simile evoluzione culturale, si può vincere la lotta contro quella che si può definire violenza di genere".

"Oggi, l'epoca delle grandi migrazioni apre anche un'altra serie di interrogativi, imponendo scelte e azioni conseguenti. Allorchè il nostro Paese accoglie e ospita comunità secondo le cui tradizioni la donna sarebbe costitutivamente in stato di inferiorità e soggezione all'uomo, passibile di subire talvolta
una violenza orrenda come la mutilazione genitale, non basta la mobilitazione delle coscienze. Accanto alla pronta repressione dei delitti - ha concluso Serracchiani - occorre svolgere una capillare e vasta opera di integrazione ai valori della Repubblica".

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