rotate-mobile
Cronaca Centro / Via Trento, 4

Mattarella: «Udine è un'Università che guarda al futuro, legata come poche altre al territorio»

Il Presidente della Repubblica è intervenuto sul palo del "Giovanni da Udine" ricordando i valori che hanno portato alla nascita dell'ateneo, esaltandone la visione di prospettiva

«Mandi, magnifico rettore». Così, con il saluto tipicamente friulano, ha esordito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’apertura dell’anno accademico dell’Università degli studi di Udine. 

Il futuro

Il Capo dello Stato ha sottolineato quelli che sono i due risvolti principali che caratterizzano l’ateneo friulano: l’apertura verso il futuro e la ricerca e il rapporto con il territorio. «Il ruolo di ricerca e l’insegnamento caratterizzano Udine come tante altre nostre università - ha precisato Mattarella - . Si fanno sempre passi avanti, si migliora di anno in anno, ogni volta è un’invenzione quella che rende la rete dei nostri atenei preziosa per il nostro paese». 

Il territorio

«Pochi atenei - ha sottolineato il presidente - hanno rapporti così intensi con il territorio.  L’università qui è nata in collegamento con il Friuli, con la ricostruzione. È stata l’elemento propulsore della ricostruzione. L’ha accompagnata, ha creato un legame intenso. Ha svolto un ruolo decisivo, giovato dell’impegno dei friulani per il loro rilancio. Ora l’Università si è sviluppata, ha un respiro internazionale. È inserita nelle attività di avanguardia del paese, guarda al futuro».

Le immagini del Capo dello Stato al Teatro Giovanni da Udine

Il video con l'intervento di Mattarella e il Gaudeamus igitur

Gli altri appuntamenti del Presidente

Mattarella ha incontrato, nel corso di una cerimonia informale che si è tenuta prima di accedere alla platea del teatro "Giovanni da Udine", il rettore dell'Università di Udine, Alberto De Toni, alla presenza della presidente Fvg, Debora Serracchiani, del presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, e di rappresentanti delle autorità tra le quali il prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto. Nell'occasione il rettore ha donato al Capo dello Stato una canna d'organo, «un ricordo di questa partecipazione creato dal nostro laureato honoris causa, il maestro organaro Gustavo Zanin, che nel corso della sua lunga attività ha realizzato quattrocento organi in tutto il mondo». Mattarella ha ascoltato con interesse quanto il maestro Zanin gli ha spiegato a proposito del simbolico dono scelto come testimonianza del saper fare friulano. «Signor presidente - ha detto Zanin - questa è una canna di un melodioso organo corrispondente alla nota musicale Fa, a significare e confermare il fare di queste genti che già hanno fatto molto, che sanno fare bene e che ancora meglio faranno», ha spiegato il maestro Zanin, aggiungendo un ringraziamento «per la sua presenza in queste sacre terre». Prima di avviarsi in platea, Mattarella ha stretto la mano a Stefania Collavin, vedova di Cristian Rossi, l'imprenditore di Reana del Rojale vittima nel 2016 della strage di Dacca, assieme al friulano Marco Tondat e altri sette connazionali. «Il presidente Mattarella mi aveva ricevuta in un incontro al Quirinale lo scorso luglio assieme agli altri parenti di vittime del terrorismo. Oggi ha tenuto a incontrarmi nuovamente, chiedendo notizie delle mie due figlie», ha reso noto al termine dell'incontro Collavin che oggi ha consegnato al capo dello Stato una lettera in cui ha aggiornato la situazione in merito alle problematiche che riguardano i risarcimenti per le vittime di terrorismo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mattarella: «Udine è un'Università che guarda al futuro, legata come poche altre al territorio»

UdineToday è in caricamento