Sequestrata una rete da pesca di 300 metri piena di pesce vivo
Circa 300 metri di rete da posta, posizionati all’interno del canale navigabile di accesso a Porto Nogaro, sono stati posti sotto sequestro dai militari della Motovedetta CP551
Nei giorni scorsi, circa 300 metri di rete da posta, posizionati all’interno del canale navigabile di accesso a Porto Nogaro, sono stati posti sotto sequestro dalle donne e dagli uomini della Guardia costiera di Porto Nogaro della Motovedetta CP551. Il sequestro, solo l’ultimo in ordine di tempo, rientra nell’attività di contrasto ai fenomeni della pesca illegale e dell’immissione lungo la filiera di prodotti privi di tracciabilità e pertanto “non sicuri”, a tutela sia del consumatore finale, sia di coloro che in tale settore operano nel rispetto delle regole.
Il sequestro
L’attrezzo da pesca sequestrato, privo degli elementi identificativi e di segnalazione obbligatori, è stato rinvenuto in zona vietata, in quanto posizionato all’interno del canale navigabile di accesso a Porto Nogaro. La rete così collocata chiudeva totalmente il canale mettendo in pericolo la sicurezza della navigazione e dei traffici. All’interno della rete sono stati ritrovati pochi esemplari di pesce ancora in vita, subito rigettati in mare, segno che la stessa era stata posizionata da poco tempo.
Il divieto
Tale tipo di condotte, lungo i canali navigabili, sono assolutamente vietate, sia ai pescatori professionisti che ai pescatori sportivi, in quanto idonee di creare pericolo concreto alle unità navali in transito. Chiunque intenda prendere il mare dovrebbe consultare i bollettini meteo, gli avvisi ai naviganti e le Ordinanze vigenti nelle zone di mare di interesse, avendo cura di segnalare al numero blu 1530 della Guardia Costiera e/o al NUE 112, ogni criticità per la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione, e la tutela dell’ambiente marino.
