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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro / Via Giuseppe Giusti

Addobbi di Natale tossici e pericolosi: maxi sequesto della Finanza

Gli uomini delle Fiamme Gialle, a titolo di sequestro penale e amministrativo a seconda del diverso tipo di merce, hanno bloccato 17.400 articoli messi in vendita in tre diversi esercizi della città, gestiti da cittadini extracomunitari

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria e della Compagnia di Udine hanno sequestrato in tre punti vendita gestiti da cittadini extracomunitari 17.400 articoli (prodotti igienici e materiale elettrico), sprovvisti dei requisiti tecnici disciplinati dal “Codice del consumo”.

ADDOBBI DI NATALE. Tra questi, anche 1.200 confezioni di dispositivi elettrici luminosi, da utilizzare per alberi di Natale, presepi e altri addobbi natalizi. I prodotti, di verosimile produzione estera, sono risultati sprovvisti di regolare marcatura CE, delle prescritte informazioni per il consumatore, dei dati identificativi del produttore e del responsabile dell’immissione in commercio all’interno della Comunità Economica Europea, della composizione dei materiali costituenti e delle informazioni d’uso in lingua italiana. 

PERICOLO. Le Fiamme Gialle sottolineano l’alta pericolosità nell’utilizzo di questi prodotti da parte di chiunque, ed in particolare di bambini, tanto per la facilità di combustione delle componenti elettriche fuori norma quanto per la scarsa qualità e spesso tossicità delle plastiche e dei materiali in genere che li compongono. 

SEQUESTRO PENALE. I milleduecento dispositivi elettrici luminosi sono stati sottoposti a sequestro penale.Nei confronti di chi li ha messi in commercio è scattata una denuncia che prevede un’ammenda fino a euro 50.000 per la violazione del D. Lgs. 206/2005 (Codice del Consumo). Per il reato di frode in commercio sono previste la reclusione fino a due anni o una multa fino a euro 2.065. 

SEQUESTRO AMMINISTRATIVO. Per la commercializzazione dei restanti 16.200 oggetti sono state invece ravvisate violazioni amministrative (art. 12 del Codice del Consumo che prevede il pagamento di una sanzione amministrativa da 516 a 26.000 euro) per le quali è stata attivata la Camera di Commercio di Udine per i profili di competenza. Anche in questo caso i prodotti sono stati comunque sottoposti a sequestro, questa volta amministrativo. Sono tuttora in corso attività investigative finalizzate a tracciare la filiera produttiva della merce sequestrata e ad appurare eventuali ulteriori responsabilità di natura penale. 

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