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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dichiarano olio corrosivo ma trasportano gasolio di contrabbando: sequestrati 28mila litri di carburante

Operazione della Guardia di Finanza di Udine: fermato un autoarticolato in autostrada. I due autisti erano anche senza patente

Oltre 28 mila litri di gasolio di contrabbando circolavano in Italia, entrati dal confine di Tarvisio. Il carico illecito proveniente dall’Austria era scortato da documenti di accompagnamento non veritieri, che lo identificavano come olio anticorrosivo. Il mezzo pesante che lo trasportava è stato intercettato nell’area di servizio di Gonars Nord dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Udine. Sequestrato anche l'autoarticolato (motrice e rimorchio telonato) e gli smartphone degli autisti.

I fatti

Le due persone alla guida, denunciate per le violazioni al Testo Unico delle Accise, oltre a non esibire la documentazione relativa al trasporto di merci pericolose, non avevano nemmeno assolto a tutti gli adempimenti riferibili al “falso” carico. Già dallo scorso anno, infatti, anche gli oli lubrificanti, i solventi e gli altri prodotti (tra cui, appunto, gli oli anticorrosivi) devono essere accompagnati dal Codice Amministrativo di Riscontro (CAR), che permette il tracciamento delle spedizioni, a contrasto delle frodi nel settore. Ad un controllo più approfondito, la Guardia di finanza ha scoperto che il mezzo stava trasportando in realtà, 28 cisterne in plastica da mille litri ciascuna, contenenti gasolio. Le due persone alla guida sono state denunciate per le violazioni al Testo Unico delle Accise. 

Al di là dell’evasione delle imposte, che incide in maniera determinante sul prezzo finale del prodotto e che consente un enorme guadagno da parte dei soggetti che gestiscono tali traffici, il fermo del mezzo ha anche reso possibile impedire la prosecuzione del viaggio da parte di un autoarticolato non sicuro per la circolazione, A tal fine, sono intervenuti gli agenti della sezione Polizia Stradale di Udine, i quali hanno provveduto all’accertamento e contestazione delle connesse violazioni alla circolazione stradale, secondo una consolidata prassi di collaborazione tra le due forze di polizia.

Sanzioni

È stato disposto il fermo amministrativo del mezzo e sono state contestate violazioni per complessivi 9mila euro in relazione al trasporto di merci pericolose. Mancavano infatti i pannelli di colore arancione indispensabili per chi interviene in caso di incidente che consentono di individuare la merce pericolosa trasportata e le conseguenti misure da adottare). Non erano presenti neanche i dispositivi di sicurezza imposti dal particolare tipo di trasporto tra cui, ad esempio, estintori, lampade di segnalazione, cunei, coni, dispositivi di protezione per il conducente e scheda di sicurezza. In più, gli autisti non erano in possesso di patente, certificato di qualificazione professionale e certificato di formazione ADR. Inoltre, con riferimento alle norme che regolano il trasporto internazionale delle merci, la documentazione che scortava il carico (CMR) è risultata irregolare, per cui sono state applicate le connesse sanzioni amministrative.

I precedenti

Negli ultimi mesi, sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Udine sono stati sequestrati oltre 180mila litri di gasolio e di benzina, 16 autoarticolati e svariati smartphone, usati dagli autisti sia come navigatori satellitari, sia per ricevere le comunicazioni sui reali luoghi di scarico della merce, che non coincidono quasi mai con i destinatari di fantasia riportati nei documenti di trasporto. Inoltre, sono state denunciate 13 persone per violazione degli articoli 40 e 49 del Testo Unico delle Accise, che comportano l’arresto fino a 5 anni e la multa fino a 10 volte l’accisa evasa, quindi fino a 7.284 euro ogni 1.000 litri

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