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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Trasporto pubblico locale: Regione al lavoro per il riavvio sicuro dal 7 gennaio

Sarà garantita l'attività didattica in presenza al 75% della popolazione studentesca, mentre il riempimento dei mezzi è fissato al 50 %

Insieme ai prefetti, i sindaci, i rappresentanti del mondo della scuola e delle aziende di trasporto stiamo definendo tutte le  modalità per consentire ai nostri ragazzi di tornare a scuola in totale sicurezza il prossimo 7 gennaio. La speranza è che i tavoli di coordinamento, stabiliti dall'ultimo Dpcm e coordinati dai prefetti, possano ultimare nel minor tempo possibile i documenti operativi. Purtroppo le variabili in campo sono ancora molte. Per trovare le migliori soluzioni serve la massima collaborazione da parte di tutti". Lo ha affermato oggi l'assessore alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, nel corso della seduta della IV Commissione dedicata all'organizzazione del tpl, con particolare riferimento alle tratte interessate dal trasporto degli studenti.

"Con i Dpcm del 13 e 18 ottobre, del 3 novembre e con l'ultimo del 3 dicembre il Governo nazionale ha modificato più volte le modalità di ripresa delle scuole secondarie di secondo grado - ha spiegato Pizzimenti -. Sulla base delle disposizioni attualmente in vigore dal 7 gennaio sarà garantita l'attività didattica in presenza al 75% della popolazione studentesca, mentre il riempimento dei mezzi del trasporto pubblico locale è fissato al 50 per cento".  "La situazione però è in continua evoluzione - ha ricordato l'esponente della Giunta -. Nelle ultime ore sono proseguiti infatti gli incontri fra le Regioni e l'esecutivo centrale. Una decisione definitiva dovrà essere presa entro la fine dell'anno".

"A scanso di equivoci - ha precisato ancora l'assessore - è stato il Governo con l'ultimo Dpcm, e non la Regione, a stabilire che presso ogni prefettura fosse istituito un tavolo di coordinamento, presieduto dallo stesso prefetto, per definire il più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di tpl, urbano ed extraurbano, in funzione della disponibilità di mezzi da utilizzare per queste finalità". "L'obiettivo di questi tavoli - ha aggiunto Pizzimenti - è quello di redigere i diversi documenti operativi grazie ai quali le amministrazioni coinvolte nel coordinamento potranno adottare tutte le misure di rispettiva competenza. Vi partecipano infatti i sindaci interessati, i dirigenti degli ambiti territoriali del Ministero dell'istruzione, i rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, delle Regioni e delle aziende che nel Friuli Venezia Giulia sono raggruppate nel consorzio Tpl Fvg". "Finora sono state dieci le riunioni fatte con i Prefetti per la definizione dei documenti operativi. La Regione inoltre ha realizzato la necessaria ricognizione per stabilire la reale disponibilità di mezzi a noleggio con conducente (ncc) da aggiungere alla dotazione attualmente impiegata per il trasporto pubblico locale".

"Dalle analisi effettuate è emerso, per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, un quadro variegato. Si è compreso infatti che per garantire il percorso casa-scuola in assoluta sicurezza e nel rispetto delle norme vigenti, in alcune zone della Regione, sia inevitabile differenziare l'orario di entrata dei ragazzi". "Questo problema non si pone per Pordenone, per altri centri come per esempio Tarvisio, Latisana, San Giorgio e Cervignano e per Trieste, dove al massimo gli ingressi potranno differire di un'ora. Un caso diverso è dato invece da Udine dove confluiscono migliaia di studenti. Qui l'entrata negli istituti dovrà essere dilazionata di due ore per consentire ai mezzi di portare a termine due volte lo stesso tragitto".

"La Regione, attraverso la Direzione centrale Infrastrutture e Territorio, ha già inoltrato la richiesta formale alla Tpl Fvg Scarl per la fornitura dei servizi aggiuntivi, il cui costo sarà sostenuto dallo Stato. Sulla base delle autorizzazioni dei prefetti, i pagamenti saranno perfezionati direttamente alle aziende di trasporto". "La Regione, però, qualora fosse necessario e sempre nell'ottica di garantire questo servizio essenziale per i cittadini, è pronta - ha detto Pizzimenti in conclusione - ad anticipare queste risorse che, al momento, il Governo non ha ancora stanziato".

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