Sciopero: nuovo scontro a distanza fra Belci e Serracchiani
Serracchiani (PD), "Legittimo ma assolutamente politico". Belci (Cgil): "Da Serracchiani parole fuori luogo. Noi difendiamo i diritti dei lavoratori e la Costituzione che il governo ha dimenticato. Si rilegga l'art. 1 e il 36"
Nuovo scontro dialettico e a colpi di comunicati stampa e Ansa fra il segretario regionale della Cgil, Franco Belci, e il presidente del Friuli Venezia Giulia e vicesegretario del Partito Democratico, Debora Serracchiani. Motivo dello scontro, ovviamente, lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per la giornata odierna.
"Legittimo, ma assolutamente politico". Così lo ha definito Debora Serracchiani, intervenuta a margine di un incontro pubblico. Nel contempo ha aggiunto apprezzamento, invece, per l'atteggiamento della Cisl che "ha ritenuto utile mantenere un dialogo aperto e fare delle proposte".
La risposta da parte del maggiore sindacato nazionale e regionale non si è fatta attendere. "A parlare è la vicesegretaria del Pd più che la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia - ha replicato il segretario regionale della Cgil Franco Belci. - Dalla presidente ci saremmo aspettati parole più consone al ruolo istituzionale che ricopre in questa regione, che consideriamo prevalenti rispetto alle logiche di partito. Ancora una volta, invece, sono queste che hanno avuto la meglio".
Belci ha poi aggiunto sul suo profilo facebook: "Le rispondo che, intanto lo sciopero é riuscito. E questa é la cosa più importante. Riempire le piazze é sollecitare partecipazione e ampliar la democrazia. Noi difendiamo i diritti dei lavoratori e la Costituzione che il governo ha dimenticato. Si rilegga l'art. 1 e il 36. Renzi ha fatto una scelta di campo: non il lavoro, non gli imprenditori, mai i padroni. Poi ognuno definisca lo sciopero come vuole. Anche Berlusconi definiva "politici" gli scioperi della Cgil. Eppure ha perso".
