Niente sigarette i lunedì mattina di marzo: la protesta dei tabaccai
Gli aderenti alla Fit, Federazione italiana tabaccai, protesteranno per tutto il mese contro l'aumento delle imposte, che hanno ridotto all'osso il guadagno sulle 'bionde'
Da stamattina i tabaccai di tutta Italia, Udine e provincia comprese, non venderanno più sigarette per ogni lunedì mattina del mese. I motivi della protesta sono chiari: la vendita delle bionde è un affare sempre meno redditizio, a causa delle tasse imposte dai vari governi che si sono succeduti nel tempo, che hanno via via ridotto all'osso i ricavi finali dei venditori al dettaglio.
Secondo i dati della Fit, il mercato della vendita delle sigarette e del tabacco in generale è in drammatico calo da alcuni anni: la Federazione dei tabaccai denuncia il costante decrescere delle vendite a causa del proliferare del contrabbando, per la contraffazione, la congiuntura economica ed il grande successo riscontrato dalla sigaretta elettronica.
Il calo degli affari è andato di pari passo con una tassazione sempre più da record: si calcola infatti che la tassazione ora sfiori il 75% del prezzo finale di un pacchetto di sigarette.
I tabaccai tengono in ogni caso a precisare che terranno aperto il negozio, ma sostanzialmente non venderanno più tabacco. L'orario della protesta indetta dalla Fit va dalle 9 alle 12 di ogni lunedì mattina, protesta che andrà avanti ad oltranza per ogni lunedì mattina del mese di marzo fino all'eventuale sblocco della vertenza.