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Venerdì, 29 Settembre 2023
inseguire i propri sogni / Tavagnacco / Via Nazionale, 8

La storia di Samia, la donna che da un anno sta rivoluzionando il concetto di bellezza in Friuli

Samia Laoumri, titolare di Samia Lab e truccatrice professionista, festeggia giovedì 13 aprile un anno dall'apertura della sua attività, nell'attesa di creare la sua accademia di make up per educare le persone a stare bene con loro stesse

Ci sono storie che possono trovare spazio in poche ma significative righe. Altre che avrebbero bisogno di intere pagine e che, a conti fatti, starebbero benissimo anche nel piccolo schermo. Quella di Samia Laoumri, 38enne friulana “d’adozione” come si dice oggi che non abbiamo ancora una parola per chi nasce e vive senza confini, rientra di diritto in questa seconda possibilità. Di origine afroamericana, mamma marocchina, nata a Palermo, vissuta nel mondo. Samia, oggi, vive e lavora alle porte di Udine ma, come dice lei, «quando entro qui dentro potrei essere ovunque». “Qui” è SamiaLab, il suo piccolo prezioso regno dove la bellezza dei corpi assume un significato nuovo e profondo. Lei, infatti, è una truccatrice professionista che ha deciso di mettere prima di ogni altra cosa la consapevolezza delle persone. Prima dell’estetica, prima dei canoni esteriori. E tutto questo dopo aver lavorato dieci anni a Milano nel settore dell’alta moda. Se non fosse una storia vera, sarebbe un film americano con lieto fine assicurato. 

Un passo indietro nel tempo

Papà imprenditore nel settore dell’arredamento di interni, mamma infermiera privata, la famiglia di Samia viaggia molto e lei impara da subito che “casa” è dove lei si sente se stessa e non certo un luogo fisico. Dopo diversi traslochi, arriva il Friuli Venezia Giulia. «Ho fatto le scuole a Udine, ho studiato tecniche di moda, mi piaceva disegnare. Più che la moda, però, era il colore ad attrarmi, mi piaceva il mondo della materia». Samia ama la pittura astratta, si perde nelle linee e nelle sfumature e, una volta finite le scuole superiori, sente il richiamo della partenza. «Ho subito cercato un lavoro che mi permettesse di viaggiare e ho iniziato a fare la traduttrice». Arabo, francese, inglese, ovviamente italiano. «E friulano, ne vado orgogliosa!». Samia è giovane e, dalla sua, ha una caparbietà inscalfibile. Per tre anni lavora per un’azienda di arredamento, occupandosi delle relazioni estere. Viaggia e mette da parte soldi. Si fa le spalle e poi decide di essere pronta a cambiare. «Trovo un nuovo lavoro come traduttrice di bugiardini per una ditta friulana di cosmetici. Qui assorbo tutte le nozioni tecniche e mediche e mi appassiono a questo mondo». La passione è ricambiata: l’azienda coglie il potenziale di Samia e le fa fare corsi di aggiornamento, la traduzione dalle altre lingue ormai sta stretta a tutti e così Samia apprende tutto quello che c’è da sapere di trucco semipermanente e post-operatorio. «Mi insegnano le basi del make up e scopro che mi piace tantissimo. Capisco che i difetti non si possono cancellare, che è tutta una questione di equilibrio e che lo strumento del make up serve a far emergere la propria consapevolezza, non a coprirla o trasformarla». Per due anni Samia decide così di frequentare, nel fine settimana, l’Accademia del cinema di Bologna. Dal lunedì al giovedì lavora, dal giovedì alla domenica studia. «È stato bellissimo», ci racconta ancora oggi con gli occhi che brillano. Poi è di nuovo il momento di partire. «A una cena aziendale ho preso la parola e con la voce strozzata dalla commozione ho annunciato che volevo provare a fare “il salto”. Tutti lo sapevano e mi hanno capita, dicendomi che le porte sarebbero state sempre aperte. Ancora oggi ci sentiamo e c’è molta stima e affetto tra noi». 

Milano

“Fare il salto”, in questo settore, vuol dire solo una cosa: Milano. La città è il paradigma dell’essere nel posto giusto al momento giusto. «Ho mandato un curriculum in un negozio di trucchi, cercavano una responsabile. Mi hanno presa e io ho cambiato vita su due piedi». Addio traduzioni, addio Friuli e addio anche moroso. «Non c’è mai stata nella mia vita la voglia di non lavorare. Mi sono sempre svegliata al mattino sapendo che avrei fatto quello che volevo e amavo», ci racconta Samia. E da quel primo giorno a Milano la sua vita cambia ancora una volta. Per un anno rimane in negozio e la svolta arriva, come spesso accade, per un caso. «Mi hanno chiesto all’ultimo momento di sostituire una truccatrice per un servizio fotografico, non ci ho pensato due volte ed è stato il mio primo passo nel mondo della moda». Un passo significativo, che l’ha portata in un lampo a lavorare per Dolce&Gabbana. «Sono passata da truccare una mano a scegliere le modelle per i servizi di beauty. Nel mio piccolo ho cercato di fare sempre del bene, umanamente parlando».

samia trucca

Il mondo della moda

Vivere a Milano e occuparsi di moda significa fondamentalmente lavorare 24 ore al giorno, persino quando si dorme. «Tutto è un investimento nella propria immagine, in 10 anni non ho mai conosciuto una persona che non avesse a che fare con il mio settore. Gli aperitivi, le cene, lo shopping, il tempo libero. Tutto è finalizzato a intessere relazioni lavorative e a un certo punto finisce che ti senti finta». D&G, Prada, Tom Ford. Samia Laoumri collabora con tutte le firme che le piacciono, lavora ormai a livelli altissimi e ancora una volta sente il richiamo della sfida. «Anche Milano diventa piccola», ammette con lo sguardo rivolto a un tempo che non c’è più. La truccatrice è pronta a cambiare, guarda all’estero, non ha paura. Poi la decisione arriva non per sua volontà: è il 2020 e mentre lei stava organizzandosi per gestire il trucco del programma televisivo di Piero Chiambretti, scoppia una pandemia mondiale. La trasmissione chiude e, improvvisamente, tutto ciò che riguarda il make up è congelato. Non ci si può toccare, non ci si può avvicinare e, soprattutto, non ci si può far vedere: i volti sono nascosti dietro le mascherine e i servizi, quando si fanno, sono a distanza. «Io che sono una drama queen ho pensato che fosse tutto finito», ci confida abbozzando un sorriso. 

moda

L’occasione di essere sé stessa

«Singhiozzavo, non volevo andare via… ma è stato come un divorzio: anche se faceva male, sapevo che stavo facendo la cosa giusta». L’addio a Milano è sofferto ma catartico. E forse persino necessario. Destinazione? Friuli. «Potrebbe essere ovunque, in realtà. Ho scelto di tornare qui perché quando avevo bisogno di staccare, negli anni precedenti, mi immergevo nelle colline friulane, una passeggiata, un bicchiere di vino sincero in un’osteria sperduta, una partita a briscola mi riconciliavano con il mondo». Il covid rappresenta l’occasione di alzare nuovamente l’asticella. Samia ha ascoltato, osservato, assorbito e imparato. E cercato di filtrare ciò che le piaceva di più per poi metterlo in pratica. Gli anni milanesi sono stati una scuola di lavoro e di vita e lei ha deciso di tenere solo il buono: la bellezza è consapevolezza ed equilibrio, sincerità e agio. Il make up deve servire a questo, non a trasformarsi. Samia sa che è il momento giusto per mettersi in gioco e decide di farlo mettendosi in proprio. 

SamiaLab

Un anno fa nasce SamiaLab. Praticamente la sua casa. «Sapevo che vivere di solo make up, qui, sarebbe stato inizialmente impossibile. Allora ho pensato a un vero e proprio laboratorio di bellezza, a 360 gradi». Si rimbocca le maniche, cosa che non l’ha mai spaventata e, invece di limitarsi a sognare a occhi aperti, agisce. Trova uno spazio adeguato (si trova in via Nazionale 8, a Tavagnacco), lo arreda secondo il suo gusto («mi consigliavano i colori che si usano per i centri estetici, ma non c’entrano nulla con me!», rivendica fieramente) e trova le persone più adatte a condividere con lei questo nuovo capitolo della sua vita. La prima a salire a bordo è Mery Gramola, che si occupa di estetica tradizionale ed è esperta in massaggi e rituali corpo e viso biologici. «Per prima cosa chiede Mery sempre alle persone che si rivolgono a lei “come stai?”. È come una mamma accogliente che sa come prendersi cura dell’altro». Poi, piano piano, sono arrivate Sara Cristofori che si occupa di estetica avanzata, Samantha Scalzo con il suo Bellrose Tattoo, Battulga Munkhtsetseg che si occupa di laminazione ciglia e sopracciglia, extension ciglia e applicazione decorative unghie, Giada Marinig che è una permanent makeup artist e Andrea Sarai Palma Lizama che si occupa di estetica organica e biologica. «Il laboratorio è uno spazio dove all’interno si trovano tanti piccoli studi, ognuno indipendente ma tutti legati da un fil rouge», racconta Samia non senza orgoglio. 

trattamento

Un anno

Giovedì 13 aprile SamiaLab festeggia un anno dalla sua nascita. Un anno dell’inizio di una nuova vita di Samia Laoumri. «Faremo una festa in stile marocchino, luci soffuse, colori caldi e quel senso di purificazione che c’è anche nei nostri trattamenti. Voglio che le persone sappiano che qui c’è davvero qualcuno che si prende cura del loro corpo». In questa ambientazione da Mille e una notte ci saranno anche la musica di Martina Ciani e il potere dei fiori di Cortina Flower Power di Sonia Jaric, tutto molto femminile, tutto molto potente. «Ci sarà una presentazione di quello che facciamo e regaleremo i petali di rose del Marocco», racconta Samia. 

Il sogno

Ma non può finire qui, anzi. Per una come Samia, abituata a crescere e cercare sempre di più, l’avventura è solo all’inizio. «Qui la qualità della vita è impagabile, ma una volta a settimana vado ancora a Milano per lavorare e assorbire i cambiamenti del settore». Il prossimo passo è realizzare la sua accademia di make up. «Più che un sogno è uno scopo: insegnare a chi vuole fare il truccatore o la truccatrice a educare le persone a stare bene. Chi trucca non deve coprire la persona che ha davanti, deve valorizzarla». Un luogo così sarebbe il primo del suo genere in regione. «Qui si può lavorare benissimo, siamo una porta dell’Europa: verrebbero professionisti da tutto il mondo per tenere masterclass di altissimo livello. In questo modo so di non aver abbassato l’asticella, anzi: l’ho alzata cambiando direzione rispetto a quello che facevo prima». Tutela, formazione, serenità, credibilità: sono alcune delle parole attorno al quale gira il pensiero di Samia Laoumri. Un pensiero che però non può prescindere della consapevolezza di sé e dal desiderio di farla acquisire agli altri e alle altre. «Le persone più belle sono quelle che stanno bene con loro stesse, è anche la base dell'associazione di cui faccio parte, fondata dalla mia migliore amica Lidia Carew», ci racconta ancora una volta con gli occhi pieni di passione ed emozione. Ma questa è un'altra storia ancora...

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