Lite fra Rom: resta in carcere l'uomo che ha sparato
Il due gennaio un 46enne aprì il fuoco nei confronti di un familiare per delle questioni legate a un terreno. Alla base delle motivazioni del provvedimento il pericolo di reiterazione del reato e la possibile fuga
Resta in carcere il 46enne M.B., cittadino italiano di etnia rom che il due gennaio aveva ferito con un colpo d'arma da fuoco alla gamba un 49enne, al culmine di una discussione nata in ambito familiare e legata a un terreno. Il ferito era stata accompagnata quella sera in ospedale da alcuni parenti che si erano poi allontanati, lasciandolo fuori dal pronto soccorso. La decisone è stata presa dal gup del tribunale di Udine Matteo Carlisi, che ha convalidato il fermo disposto nei suoi confronti dalla Procura e ha accolto l'istanza di custodia cautelare in carcere richiesta dallo stesso pm, Elena Torresin.
L'uomo è accusato di lesioni personali gravi. La vittima ha riportato ferite giudicate guaribili in 70 giorni. Il giudice ha ravvisato il rischio di reiterazione del reato e il pericolo di fuga per le tensioni tra i due nuclei familiari e perché l'uomo, nonostante si sia costituito spontaneamente, si era inizialmente allontanato in Slovenia con la famiglia subito dopo i fatti.
