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Cronaca

Il nuovo parco del Torre: al via un incredibile progetto di riqualificazione

Un progetto ambientale e urbanistico che rivoluziona l'area del Comprensorio Ifim a San Gottardo, per ripristinare la natura e mantenere l'identità storica del luogo, prendendo ispirazione dalle grandi opere di riqualificazione industriale della Ruhr tedesca

Impianto di geoscambio sperimentale

Una fase ulteriore prevede la realizzazione di un impianto a geoscambio a circuito chiuso (geotermia a bassa entalpia) per la produzione di energia termica, che sarà interrato nell’invaso attualmente presente nell’area (ex cava di inerti), senza la necessità di effettuare alcun ulteriore scavo. L’attuale corpo di cava, quindi, sarà riempita con materiale idoneo (oggetto di studio e ricerca da parte dell’Università degli Studi di Udine con il lavoro del prof. Stefano Maschio), fino alla quota originaria del piano campagna e ripristinato alle condizioni originarie, con prati e boschi di golena.Tale impianto (progetto che sarà sempre sviluppato attraverso la collaborazione tra lo Studio Archimeccanica e lo Studio Rigo), inoltre, rappresenterà un “progetto pilota” , il primo in Regione, per la sperimentazione di un teleriscaldamento freddo per il condizionamento sia estivo che invernale degli edifici direzionali della Ifim Srl presenti all’interno dell’area.

Recupero industriale

Nel progetto di riqualificazione dell’intera area, inoltre, è previsto il recupero dei fabbricati industriali attualmente in disuso, vecchi impianti di trattamento degli inerti, nella prospettiva di attribuire loro nuove destinazioni funzionali compatibili con lo sviluppo del Parco del Torre. 

 «Il Parco del Torre - ha sottolineato l’Assessore Olivotto - diventerà un vero e proprio punto di riferimento per gli udinesi che avranno a disposizione non solo un polmone verde per dedicarsi alle attività all’aria aperta ma anche uno spazio di incontro, in cui verranno organizzati eventi, mostre e iniziative. Voglio ringraziare il Gruppo Midolini per il coraggio, per lo spirito pionieristico con cui ha definito questo progetto e per l’attenzione che sta dimostrando verso la nostra città».

Dal privato al pubblico: il patrimonio dei Midolini

«Si ritiene – ha spiegato la dott.ssa Raffaella Midolini a nome dell’omonimo gruppo - che la presente proposta di riqualificazione e valorizzazione possa rappresentare una vera e propria opportunità, sia per il territorio in generale, inteso come Amministrazione Comunale, che come cittadinanza. Ci tengo a sottolineare che ho appoggiato con entusiasmo la prima fase del progetto di riqualificazione che prevede che la ”porta di ingresso al parco” verrà allestita con delle installazioni fatte da dieci artisti di “Land art” dedicate a mio padre Lino Midolini, un mecenate degli artisti friulani». La speranza, con questo progetto è di far emergere nuovi talenti artistici locali.

Le successive fasi del progetto di riqualificazione prevedono il recupero del territorio, la creazione di percorsi ciclopedonali e aree attrezzate, che avverranno realizzate alla fine della dismissione dell’impianto fotovoltaico e una volta completato l’allestimento dell’impianto geotermico in progetto. «Il progetto - continua la Midolini - unisce la sostenibilità ambientale, rappresentata dalla produzione di energia rinnovabile e dal ripristino dell’area a condizioni di maggiore naturalità, alla dimensione sociale relativa al recupero di un’area attualmente non fruibile. L’obiettivo finale è infatti quello di restituire al quartiere e alla città uno spazio verde all’interno della città che sia capace di attirare famiglie, giovani, appassionati di sport».

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Gruppo di lavoro

A lavorare sul progetto sono l'ing. Patrizio Rigo Studio di Architettura ed Ingegneria Rigo, di Udine, Ing. Enrico Dazzan Studio Archimeccanica di cui fanno parte anche l'architetto Francesco Qualizza, l'architetto paesaggista Antonio Stampanato. Con loro l'ingegner Andrea Pittolo del Gruppo Midolini.

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