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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Sicurezza in città: "Adeguare ai tempi il corpo di Polizia locale"

Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, intervenendo oggi alla cerimonia per il 156° anniversario della fondazione del Corpo di Polizia locale del Comune di Udine

Di fronte ai problemi diversi che fanno parte di una società in continua evoluzione, emerge un dibattito sulla riorganizzazione della sicurezza cittadina. L'occasione è stata anche la cerimonia per il 156° anniversario della fondazione del Corpo di Polizia locale del Comune di Udine. "I numeri e i risultati emersi per perseguire la sicurezza e la giustizia ogni volta ci impressionano e ogni volta riscontriamo come gli obiettivi siano rimasti intatti nel corso di questi 156 anni a differenza delle esigenze delle forze dell'ordine che sono cambiate. Davanti a bisogni e sfide mutate la sfida a livello italiano è legata alla definizione di una normativa quadro nazionale che adegui ai tempi lo status di questo Corpo", ha dichiarato l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti. "Come amministrazione regionale - ha proseguito Roberti - abbiamo ritenuto necessario adeguare la normativa con la legge 21 dell'anno scorso per adeguarla ai tempi cambiati e l'auspicio è che il nuovo Parlamento riprenda in mano anche la norma nazionale".

In città

A muovere però alcune critiche rispetto all'assetto cittadino, è la consigliera comunale dem Eleonora Meloni. “La giunta Fontanini lavora senza un piano per la sicurezza in città, mette toppe qua e là  e non risolve il problema, solo lo sposta. E infatti si leva il grido d’esasperazione e la richiesta d’aiuto degli esercenti e dei cittadini, del centro storico e più in generale dei quartieri di Udine. Il fenomeno del bullismo giovanile si manifesta anche da noi come in altre città della regione, Fontanini e Ciani non chiudano gli occhi se vogliamo evitare di trovarci a parlare di baby gang”. Meloni è intervenuta dopo che è stato annunciato l’impiego di guardie private a tutela della sicurezza dei pubblici esercizi in Galleria Astra nel capoluogo friulano. “Anche noi abbiamo denunciato più volte la situazione di Borgo Stazione ma chiedendo un approccio complessivo e soprattutto preventivo a sicurezza e ordine pubblico: la destra udinese non se la cava più con gli stranieri che delinquono. E allora non basta spendere centinaia di migliaia di euro in Borgo Stazione per telecamere, vigilantes privati e per la postazione fissa di Polizia Locale se poi – conclude Meloni - il resto della città è abbandonato a se stesso”.

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