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depuratore / Forni di Sotto

Scavano per il depuratore e trovano una necropoli

Durante gli scavi è stata rinvenuta la Necropoli romana di Tredolo, databile all’età imperiale. Il progetto del Cafc (1.400.000 euro) è cofinanziato dal Comune e Ausir

Terminate le fasi di collaudo, il nuovo depuratore di Forni di Sotto è pronto, funzionante ed operativo. Ma il lavoro di riqualificazione infrastrutturale, che comprende anche la rete fognaria, progettato e gestito da Cafc, cofinanziato dall’Amministrazione comunale e dall’Ausir per una spesa di 1 milione e 400mila euro, ha riservato anche qualche sorpresa: durante gli scavi è stata rinvenuta la Necropoli romana di Tredolo, databile all’età imperiale

L'opera

Il depuratore è stato dimensionato per servire la popolazione attualmente presente e allacciata, o allacciabile, pari a circa 720 abitanti; prudenzialmente è stata adottata una capacità di trattamento pari a 1.000 abitanti, anche per fare fronte alla presenza turistica estiva. In occasione dei lavori, si sono estese le reti dei servizi di acquedotto ed energia elettrica alla zona limitrofa all’impianto, fruita dai campi Scout che ne beneficeranno per l’organizzazione delle loro prossime attività. L’impianto è caratterizzato da trattamenti biologici “spinti”, idonei a rimuovere completamente l’inquinamento di tipo organico. “Il fabbricato che conterrà l’impianto - spiega il Presidente di Cafc Salvatore Benigno - è stato studiato per inserirsi gradevolmente nel contesto ambientale di ubicazione con un tetto in legno”.

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Notizie dagli scavi: rinvenuta una necropoli

Durante i lavori sono stati rinvenuti interessanti reperti archeologici che aprono un nuovo capitolo della storia romana del territorio carnico. Gli scavi per la realizzazione della condotta fognaria hanno infatti riportato alla luce una serie di tombe a incinerazione, costituite da piccole buche ricavate nel terreno naturale e contenenti dei vasi ossuari in ceramica dove venivano deposte le ceneri dei defunti assieme ad oggetti del corredo funebre (monete, fibule, coppe in ceramica). Sebbene alcune tombe risultassero in parte intaccate da precedenti lavori agricoli e presentassero la parte superiore dei sepolcri parzialmente danneggiata, sulla base di alcune sepolture meglio preservate e dei materiali in esse rinvenuti, è stato possibile datare la necropoli di Tredolo tra la seconda metà del I° secolo e gli inizi del III d.C.

Dati tecnici

Nel 2010 il Comune e Carniacque Spa diedero avvio al progetto di riqualificazione ambientale delle reti fognarie e dei depuratori preesistenti, obsoleti e poco funzionali; inoltre andavano ricondotti a trattamento alcuni scarichi periferici che non ne erano dotati. La scelta fu di concentrare, mediante la realizzazione di nuovi collettori e una stazione di sollevamento fognario, i reflui dell’abitato di Forni di Sotto - località Tredolo, Baselia, parte di Vico - e di costruire un moderno impianto di depurazione contenuto in edificio coperto nella località “Cristin di Ronzec”, in modo da restituire al Rio Piccolo, poco prima di arrivare al Tagliamento, le acque depurate di altissima qualità. La localizzazione dell’impianto è a circa un centinaio di metri dall’alveo del Fiume Tagliamento su un pianoro terrazzato a 682 metri s.l.m.; l’accesso all’impianto è garantito dalla strada che si stacca dalla viabilità asfaltata, che da Baselia raggiunge il Fiume Tagliamento. I collettori fognari raccolgono i reflui sia della zona di Tredolo e dell’area artigianale scolante verso l’Auza, sia - mediante la realizzazione di un’estesa reta fognaria - della altre località di Baselia e parte di Vico, conferendoli al depuratore. 

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