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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Meteo in miglioramento nel pomeriggio, emergenza rientrata

La perturbazione che ha colpito ll Friuli Venezia Giulia nelle ultime ore volge al termine. Nel primo pomeriggio cielo da nuvoloso a coperto, possibili ancora piogge deboli o moderate. Migliora la situazione nei luoghi degli allagamenti, ma la Protezione Civile è ancora al lavoro

Il maltempo ha accompagnato la nostra regione anche in questa domenica mattina.

Nel corso della mattina sono state registrate ancora piogge da moderate ad abbondanti, Bora da sostenuta a forte sulla costa e qualche nevicata oltre i 1700 m circa. L'evoluzione del minimo barico sulla regione è in lieve ritardo di un paio di ore rispetto a quanto prospettato dai principali modelli di simulazione, ma non sono da attendersi fenomeni meteo rilevanti.

Evoluzione

Nel primo pomeriggio cielo da nuvoloso a coperto, possibili ancora piogge deboli o moderate (0-10 mm), specie sulle fascia orientale e qualche nevicata dai 1600-1700 m circa, soffierà Bora sostenuta sulla costa (raffiche 60/70 km/h).

Nella seconda parte del pomeriggio deciso miglioramento con schiarite a partire da ovest e dall’alta Carnia, cessazione delle precipitazioni e Bora in graduale attenuazione (raffiche sui 40-50 km/h). Ulteriore miglioramento con cielo sereno o poco nuvoloso in serata e vento in ulteriore calo. Domani tempo stabile, bel tempo senza precipitazioni, vento moderato da nord-est al mattino, in ulteriore calo nel corso della giornata.

Effetti al suolo

Nella notte il fronte temporalesco che ha interessato la pedemontana pordenonese ha causato estesi allagamenti in comune di Caneva dove ha esondato il torrente Grava allagando l’intera frazione di Fratta e numerose vie comunali.
La situazione è in fase di rientro alla normalità, sul posto stanno ancora operando i volontari della Protezione Civile del gruppo comunale di Caneva supportati da alcuni comuni limitrofi. Sui luoghi colpiti si sono recati il vice Presidente e il Direttore centrale della Protezione Civile.

Nel comune di Udine

Cadute di alberi si sono verificate in numerose località della pedemontana (Attimis, Vito d’Asio, Castelnovo, Polcenigo, Cavasso Nuovo, Frisanco, Travesio, Tarcento, Fanna).
Il comune di Premariacco ha disposto la chiusura del guado sul torrente Malina. A Brugnera è monitorata dal comune la zona spondale in frana nel centro storico.

I Vigili del Fuoco inoltre si sono trovati ad intervenire a Manzano, in Via Mons. Emanuele Lodi, a Pasian di Prato in Via San Marco, a Porpetto e Trasaghis per alcuni alberi pericolanti. Intervento anche a Carlino sulla strada Savalona per un palo dell'illuminazione pubblica pericolante.

Altri interventi, per alcuni incendi di modesta entità si sono resi necessari a Terzo d'Aquileia, dove hanno preso fuoco alcuni cavi elettrici, a Tolmezzo, dove a prendere fuoco è stata una cabina di trasformazione e a Verzegnis per l'incendio di un quadro elettrico.

Il ringraziamento del Vicepresidente Riccardo Riccardi

"E' stata un'allerta importante e tutto il sistema di Protezione civile, che voglio di nuovo ringraziare, in particolare questa notte, nel corso della quale si sono attivate 75 squadre comunali e 225 volontari". 

Lo ha affermato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia e assessore delegato alla Protezione civile Riccardo Riccardi facendo il punto della situazione al rientro dal sopralluogo a Caneva e alle zone più colpite dal maltempo.

"La situazione più complessa è avvenuta proprio in comune di Caneva, nelle due frazioni di Fratta e Stevenà, dove le precipitazioni hanno causato degli allagamenti all'interno di diverse abitazioni: qui, come del resto in tutta la regione, il lavoro dei volontari è stato puntuale nell'aiutare coloro che sono stati colpiti in questa situazione di disagio".

Mentre l'allerta sta per concludersi, Riccardi fa un bilancio degli interventi e annuncia il primo provvedimento urgente. "L'aspetto più serio - spiega il vicepresidente - riguarda il torrente Grava dove abbiamo deciso di intervenire immediatamente: firmerò un decreto per la demolizione e il rifacimento di un ponte che rappresenta un collo di bottiglia. Dopo aver fatto questo, già nei prossimi giorni ci metteremo in contatto anche con la Regione Veneto - annuncia Riccardi - per cercare di gestire i flussi dei corsi d'acqua che in certe situazioni non
sono particolarmente conosciuti".


 

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