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Martedì, 23 Aprile 2024

Il Friuli non dimentica: consegnato l'asilo di Sarnano

A 41 anni esatti dalla seconda scossa di terremoto che nel 1976 sconvolse le vite dei friulani già provati dal sisma, il Friuli Venezia Giulia dona la speranza in un futuro migliore ai bambini del Comune di Sarnano, in provincia di Macerata. Alla presenza del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, del ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, della presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e del presidente delle Marche, Luca Ceriscioli, è stata infatti inaugurata la nuova scuola dell'infanzia Benedetto Costa, realizzata a tempo di record dalla Protezione civile regionale, grazie anche alle generose donazioni di cittadini, enti e imprese, che sostituisce l'edificio reso inagibile dal terremoto del 2016

"Ricostruire com'era e dov'era: possiamo dire di esserci riusciti". Ricordando questi due motti, la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha partecipato al taglio del nastro della nuova scuola dell'infanzia Benedetto Costa di Sarnano (Mc), che sostituisce l'edificio reso inagibile dal terremoto del 2016, realizzata a tempo di record dalla Protezione civile regionale grazie anche alle generose donazioni di cittadini, enti e imprese. A margine della cerimonia alla quale hanno partecipato il
presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, il presidente delle Marche, Luca Ceriscioli, e, tra gli altri, anche alcuni sindaci del Friuli Venezia Giulia, Serracchiani ha spiegato che "è giorno particolare perché oggi è l'anniversario della seconda scossa del terremoto che 41 anni fa rase al suolo 45 comuni, ne lesionò più di 90 e provocò quasi mille morti e 3.600 feriti". 

Terremoto: inaugurata a Sarnano la scuola costruita dai friulani 

"Le nostre comunità rinacquero, più forti di prima e questo - ha aggiunto la presidente Fvg - è il primo messaggio che voglio portare: la speranza. Ripartire si può e si può portare a termine la ricostruzione. Lo si può fare fin negli ultimi dettagli come
abbiamo dimostrato l'altro giorno in Friuli, ricollocando le statue che decoravano il Duomo di Venzone a suo tempo completamente distrutto". Serracchiani ha evidenziato che quello di Sarnano è "il primo edificio scolastico a carattere definitivo realizzato nell'area colpita dal terremoto e, grazie ad una serie di accorgimenti dall'alto valore tecnologico, si pone all'avanguardia dal punto di vista delle caratteristiche antisismiche e anche del consumo energetico".

"Una scuola non solo completata in via definitiva, accogliente, energeticamente efficiente, ma - ha sottolineato - anche un edificio funzionale strategico. Vale a dire che, qualunque cosa accada, questo edificio deve rimanere in piedi per la prima emergenza. In ogni caso il fatto che i bambini possono iniziare regolarmente le lezioni in una scuola nuova, confortevole e sicura è un bellissimo segno di speranza nel futuro". 

La presidente della Regione ha sottolineato l'importanza della solidarietà. "Noi ne ricevemmo moltissima e la nostra ricostruzione fu possibile, sia per la tenacia del popolo friulano sia grazie alle risorse stanziate dal Governo ed agli aiuti che ricevemmo da tutta Italia e dal mondo". Nelle due frasi "Ricostruire com'era e dov'era" e "il Friuli ringrazia e non dimentica" è racchiusa, ha ribadito Serracchiani, "l'esperienza che il Friuli ha vissuto e che oggi porto a Sarnano. Abbiamo voluto impegnarci in un progetto che andasse al di là dell'emergenza e all'appello hanno aderito generosamente privati cittadini, Comuni, enti pubblici e imprese e ad oggi sono stati raccolti oltre 585mila euro". 

Rivolgendosi a coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo, Serracchiani ha detto che "un enorme ringraziamento va a tutto il personale, ai volontari coinvolti nella fase dell'emergenza ed a tutti coloro che hanno contribuito
alla costruzione della scuola: dai componenti della Commissione di gara ai consulenti giuridici ed ai collaboratori esterni. Un pensiero particolare va ai tecnici della Protezione civile regionale, alle imprese, ai fornitori e alle maestranze".

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