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Venerdì, 19 Aprile 2024
la città che cambia / Centro / Via Poscolle, 8

Supermercato al posto del Centrale, già effettuate le verifiche in Comune

L'assessore alla Cultura Fabrizio Cigolot ha confermato che l'intenzione del Comune è quella di impedire che l'edificio sia adibito ad altre attività, ma da piano regolatore la destinazione d'uso è residenziale e commerciale

Il Comune non ci sta. Dopo la notizia della risoluzione del contratto tra la proprietà dell'immobile dove si trova il cinema Centrale e il Centro espressioni cinematografiche, a Udine si è sollevata un'ondata di reazioni. Tra queste, anche quella degli attuali amministratori cittadini. Già ieri, lunedì 27 marzo, l'assessore alla Cultura Fabrizio Cigolot aveva espresso il suo disappunto dichiarando che «questi luoghi vanno protetti e anzi, ampliati». E oggi arriva una prima presa di posizione ufficiale. «Vanno verificate le situazione in essere, ma il sindaco non ha nessuna intenzione di cambiare destinazione d'uso all'edificio», conferma l'assessore. «Ci sono degli aspetti artistico culturali che non vogliamo assolutamente vadano persi, so che c'erano voci di un parcheggio, ma non rientra in quelle che sono le volontà del Comune».

Cosa è successo

Facciamo un passo indietro. La società Immobiliare Udinese Srl Iusa è proprietaria dell'edificio posizionato al civico 8 di via Poscolle. Oltre agli spazi del cinema, ci sono un locale commerciale vuoto che fino a poco tempo fa era adibito a bar (prima Bar Centrale, poi Planet Comics Cafè), un negozio di scarpe e, ai piani superiori, appartamenti e uffici, tra cui la sede stessa dell'immobiliare. Da piano regolatore, l'edificio risulta però essere adibito a zona residenziale mista, ovvero appartamenti e locali commerciali. In questo caso, quindi, non ci sarebbe nessun vincolo relativo alla cultura e spettacolo, che rientrano in un'altra categoria di destinazione d'uso. In questo senso, quindi, il Comune può fare ben poco. 

Edificio di via Poscolle, 8

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E la proprietà questo ben lo sapeva, visto che la voce del parcheggio di cui parla anche l'assessore Cigolot sembra non essere così infondata. Una richiesta di verifica in tal senso, infatti, pare sia partita all'indirizzo degli uffici tecnici del Comune già tempo fa, presumibilmente durante la pandemia, quando cioè le attività del cinema (come tutte quelle culturali, d'altronde) erano stoppate dalle restrizioni governative. Si parla di verifiche commissionate dalla proprietà ai fini di accertare la possibilità di realizzazione di un supermercato, con annesso parcheggio. 

Zonizzazione del Piano regolatore di Udine

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Come salvare il cinema

Se il Comune di Udine volesse impedire che l'edificio venga usato per fare altro che non sia un cinema, l'unica possibilità sarebbe dunque quella di modificare il piano regolatore, che è un'operazione decisamente lunga: pensiamo a quanto successo all'area ex Dormisch. Al momento non c'è stato nessun contatto tra il Comune e la proprietà e la spinosa questione passerà, con ogni probabilità, in mano alla prossima giunta che, vista la scadenza del contratto fissata il 6 settembre, avrà ben poco tempo per fare un ragionamento sul destino dello storico cinema.

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