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Cronaca Cividale del Friuli

In esposizione il 'Crocifisso di Cividale', la croce lignea più antica d'Italia

L'opera, recentemente restaurata e risalente al X-XI secolo, è stata esposta in occasione dell'inaugurazione della nuova sede della Banca Popolare di Cividale, luogo stesso dove verrà collocata definitivamente non appena sarà ultimata la sua teca protettiva. La croce lignea sarà, inoltre, una delle attrazioni dell'imminente mostra sui crocifissi del periodo patriarcale che a breve sarà allestita a Cividale a palazzo de Nordis

Grande interesse ha suscitato l’esposizione nella nuova sede della Banca Popolare di Cividale del crocifisso ligneo ritenuto il più antico d’Italia. Acquistato dalla banca cividalese per scongiurarne una destinazione extraregionale, il “Crocifisso di Cividale” è stato restaurato dal Centro ricerca e restauro della città ducale sotto l’attenta supervisione della Soprintendenza regionale ed esposto in occasione dell’inaugurazione della sede centrale dell’istituto creditizio in attesa di esservi collocato definitivamente non appena pronta un’idonea bacheca protettiva.

L’opera alta poco meno di 90 centimetri è fra i più antichi esemplari del genere in ambito nazionale, anzi è ritenuto un ‘unicum’ in Italia della scultura lignea europea del sec. XI, molto conosciuto e studiato dagli esperti del settore tanto che sarà una delle attrazioni dell’imminente mostra sui crocifissi del periodo patriarcale che sarà allestita a Cividale a palazzo de Nordis.

Questo ‘Christus Triunphans’, con grandi occhi spalancati e il capo appena scostato sulla destra, risulta scolpito in un unico massello. L’origine dell’opera è ancora avvolta  da un certo mistero per quanto sia stata sostanzialmente acclarata l’origine svevo-bavarese e appare verosimile l’ipotesi che sia giunta a Cividale al seguito dei primi patriarchi bavaresi. Secondo la tesi avanzata dallo studioso Enzo Carli nel 1960 si tratterebbe del ‘più antico esemplare del genere’ esistente in Italia, mentre un successivo esame di Aldo Rizzi lo ricondurrebbe ad una più antica datazione, il secolo X, e a una provenienza da una bottega aquileiese come proverebbero altre opere dell’epoca presenti nella basilica patriarcale. In ogni caso, il reperto artistico testimonia la vitalità di scambi e influssi culturali nella prima fase dello Stato patriarcale che aveva in Cividale la sua capitale politica.

Durante la sua prima eccezionale esposizione nella sede bancaria l’opera è stata ammirata dallo stesso arcivescovo di Udine, Mons. Andrea Bruno Mazzoccato, e dalle tante autorità intervenute alla cerimonia inaugurale.

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