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Cronaca Ruda

Restaurata la macchina a vapore ottocentesca: comincia a risplendere nuovamente l'Amideria Chiozza

Grazie al contributo concesso da FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo  nell’ambito del progetto “I Luoghi del Cuore” è stato possibile restaurare la macchina a vapore che si trova all’interno dell’Amideria Chiozza di Ruda

È stato presentato la settimana scorsa il risultato del restauro della macchina a vapore contenuta all’interno dell'Amideria Chiozza di Perteole (Ruda), ora di nuovo lucente e perfettamente funzionante. Il recupero è stato reso possibile grazie al contributo concesso dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano con Intesa Sanpaolo nell’ambito de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare.

Il recupero

Le autorità, la stampa e i cittadini, hanno ammirato quello che fu il cuore pulsante del complesso industriale di origine ottocentesca attivo nell'estrazione dell'amido, dopo un intervento di recupero conseguente alla sua lunga inattività e al generale abbandono del sito manifatturiero a partire dagli anni Ottanta. Il restauro del macchinario, inserito in una rara testimonianza della Prima rivoluzione industriale che è l'unica fabbrica di amido in Europa a oggi ancora in possesso del sistema produttivo originale, è stato realizzato grazie al grande impegno dei volontari dell’Associazione Amideria Chiozza, costituitasi nel 2014, e al supporto tecnico – scientifico del Museo della Tecnica di Brno, nella Repubblica Ceca, in cui si conserva la documentazione originale delle macchine della Ernst Brunn, ditta che realizzò l'apparato nel 1901.

Un gioiello fondato dal chimico Chiozza, che ospitò anche Pasteur

Il macchinario

La macchina a vapore monocilindrica orizzontale con valvola collettore e regolatore centrifugo verticale dell’Amideria venne prodotta dalla Fabbrica Erste Brunner di Brno in Repubblica Ceca, nello stabilimento di Wannieck e porta la matricola 2486. La macchina era alimentata da due caldaie modello Cornovaglia prodotte nel 1901 dalla Skoda. La Fabbrica Brunner fondata all’inizio del 1800 era una delle fabbriche più grandi e importanti dell’Impero Austro–Ungarico e fu attiva nella produzione di macchine di generazione di energia sino al 1939, diventando poi fabbrica di armamenti sino alla caduta del muro di Berlino nel 1989. La macchina dell'Amideria fu installata nel 1902 e il vapore prodotto dopo il primo utilizzo per le necessità energetiche dello stabilimento, veniva riutilizzato nel reparto essiccazione della fabbrica.

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Il Fai

Il censimento “I Luoghi del Cuore” - Nel 2016 l’Amideria Chiozza si posizionò al 21° posto nella classifica nazionale dell’ottava edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo. 13.288 i voti raccolti, grazie al lavoro dell'Associazione Amideria Chiozza insieme al Comune di Ruda, che seppero coinvolgere non solo la comunità di Ruda ma tutta la popolazione dell'area della ex Provincia di Udine. Grazie al piazzamento, il Comune di Ruda presentò un progetto di recupero della macchina a vapore, custodita all’interno dell’Amideria Chiozza, sul Bando “I Luoghi del Cuore” che FAI e Intesa Sanpaolo lanciano dopo ogni edizione del censimento, ottenendo così un contributo di 26.000 euro. Attraverso il censimento e con la restituzione alla fruizione pubblica del manufatto, è stato raggiunto l’obiettivo di dare nuovo impulso e attenzione a tutta l’antica fabbrica, testimonianza storica dello sviluppo imprenditoriale e sociale del territorio e della sua comunità.

Il restauro

I lavori per il restauro si sono svolti secondo un percorso di ricognizione, smontaggio, pulizia, restauro e rimontaggio, la cui durata era inizialmente stimata tra i 6 e gli 8 mesi. L’intervento ha visto l’avvio il 24 maggio 2019, in seguito al completamento dei lavori di sistemazione e messa in sicurezza del solaio e della copertura del vano che ospita la macchina, sostenuti dal Comune di Ruda con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.

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Durante l’estate 2019, con il supporto dei tecnici del Museo della Tecnica di Brno, si è provveduto allo smontaggio di tutte le parti che prevedevano un restauro o una pulizia direttamente nella località della Repubblica Ceca, il loro conseguente imballaggio e trasporto. Ben 5 pallett per un totale di 550 Kg. Parallelamente, a Perteole, i volontari dell'Associazione Amideria Chiozza hanno continuato a lavorare con impegno e con passione nella pulizia e restauro delle parti più grandi. L’ingegno e la competenza tecnica di Giovanni Perissin hanno permesso di affrontare positivamente i problemi di diversa natura che venivano incontrati e la caparbietà dei volontari, che operavano in un ambiente non riscaldato e impegnativo, ha consentito di completare gran parte della pulizia entro febbraio 2020. L'emergenza Covid-19 in Italia e il lockdown conseguente hanno poi costretto i volontari a sospendere i lavori, che, dopo la pausa forzata, sono ripresi non appena le norme in vigore lo hanno consentito, fino ad arrivare al completamento tanto atteso.

L'Amideria tra ieri e domani

Con Decreto del Ministro per i Beni Culturali e ambientali del 23 giugno 1989 è stato riconosciuto l’interesse particolarmente importante dell’area industriale. Nel 1991 il complesso è stato poi acquistato dal Comune di Ruda al fine di garantire la tutela di una delle più significative testimonianze legate alla storia dell’industria presenti in Friuli Venezia Giulia che rappresenta la prima fabbrica sorta nella bassa friulana, un vero esempio di “Industrial heritage” da recuperare, valorizzare e rendere nuovamente fruibile. Dal 1994 in poi il Comune di Ruda dunque ha iniziato, grazie anche a risorse messe a disposizione dalla Regione Friuli Venezia Giulia, a occuparsi della manutenzione straordinaria di parti della copertura al fine di evitare un inevitabile depauperamento di quel patrimonio industriale.

All’appuntamento sono intervenuti: Franco Lenarduzzi, Sindaco del Comune di Ruda, Raffaele Antonio Caltabiano, Presidente dell’Associazione Amideria Chiozza, Tiziana Sandrinelli, Presidente Regionale FAI - Friuli Venezia Giulia e Diego Bernardis, Presidente V Commissione Cultura Consiglio Regionale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

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L'Amideria è in questo momento al centro di un vasto progetto di completa riqualificazione, possibile grazie alla collaborazione amministrativa tra il Comune di Ruda e il Segretariato Regionale del MiC - Ministero della Cultura - per il Friuli Venezia Giulia, che permetterà di attivare la progettazione e la relativa realizzazione di lavori per un valore di 1,8 milioni di euro, cui si sommano altri 4,8 milioni di euro destinati dal CIPE per la sistemazione di una parte da adibire a Museo del Patrimonio industriale interattivo e ulteriori 300.000 euro dalla Regione Friuli Venezia Giulia per la rivitalizzazione e riqualificazione dei centri urbani.

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