Ritiro deleghe dell'assessore Battaglia sul caso mense: il centrodestra dice "no"
L'opposizione ha richiesto la revoca delle deleghe all’istruzione all’assessore Battaglia e la nomina di un nuovo assessore all’istruzione, ma la maggioranza ha rifiutato l'ordine del giorno
L'opposizione in consiglio comunale a Udine è totalmente schierata contro la gestione dei servizi educativi, dalle mense ai centri estivi, passando per la pre e post accoglienza e i servizi di doposcuola. In uno degli ultimi incontro è stato chiesto, dalla minoranza, che all'assessore Battaglia fossero tolte le deleghe. "Nell'ultimo consiglio comunale abbiamo assistito al commissariamento dell’assessore all’istruzione. Anche se il centro-destra ha respinto l’ordine del giorno con cui le opposizioni unite chiedevano il ritiro delle deleghe all’assessore Elisa Asia Battaglia a causa della "Caporetto dei servizi educativi" che sta vivendo la città, il voto della maggioranza è stato più un gesto di finzione teatrale che di reale sostegno politico", fa sapere il consigliere e capogruppo in consiglio comunale di Progetto Innovare Federico Pirone.
"La riprova è giunta dalle parole del sindaco che, infatti, non ha mai nominato il suo assessore e ha avocato a sé la risoluzione della questione mense, smentendo l’operato del suo assessore e le difese d’ufficio della maggioranza", continua Pirone.
"C’è però da chiedersi se il sindaco Fontanini sia sindaco di Udine o di un altro comune visto che solo ieri, dopo due anni molto difficili per i bambini della nostra città in cui si sono susseguite forti proteste e rimostranze e dopo un anno di nuovo servizio mensa è arrivato a dire di essere rimasto impressionato dalle centinaia di famiglie che hanno segnalato i problemi. Un vero condottiero non si accorge all’ultimo se la nave sta affondando ed è il primo colpevole del fallimento di una navigazione".
"Dietro al flop di chi guida politicamente i servizi educativi, dietro al disagio che le famiglie stanno vivendo, alle differenze sociali e alla povertà educativa che stanno aumentando, la responsabilità del sindaco Fontanini è totale visto che ha legittimato questa situazione finché non era proprio più possibile far finta di niente", conclude Pirone.
"Vorrei proprio che l'assessore all'inizio del prossimo anno scolastico andasse da tutte le famiglie a chiedere come va con la ristorazione scolastica", ha dichiarato Vincenzo Martines del Pd durante il consiglio comunale. "Dopo due anni che le famiglie protestano vibratamente, il sindaco che di solito è muto ha detto che forse rivedranno il contratto con la ditta. Sono successe una serie di cose e l'opposizione all'inizio ha detto che non era facile, ma dopo due anni le cose sono peggiorate invece di migliorare. Dopo due anni la giunta ha degenerato la relazione tra un servizio importante come quello della ristorazione scolastica e i cittadini e le cittadine che ne usufruiscono", ha detto Martines che ha poi sottolineato le difficoltà della maggioranza a tenere una linea univoca, facendo riferimento alla posizione della capogruppo della Lega Lorenza Ioan che ha criticato, in commissione istruzione, proprio il servizio mensa.
L'ordine del giorno
Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 del 08/03/2021, esecutiva ai sensi di legge, di approvazione del bilancio di previsione 2021/2023 e relativi allegati, e successive variazioni;
Preso atto alla voce entrate correnti delle seguenti variazioni che interessano i servizi educativi:
• + 35 mila euro per i centri estivi (maggiore accertamento)
• Contributi per prodotti bio per le mense scolastiche - modifica ente erogatore da Stato a regione e adeguamento importo (importo variato per 42.874,82 euro)
Preso atto alla voce spese correnti delle seguenti variazioni:
• - 31.000,00 euro per manutenzione arredi, attrezzature, ecc. mense scolastiche e asili nido (minore spesa)
• + 42.874,82 (contributi legati a progetto ministeriale riduzione costi mense biologiche)
Richiamate le sedute della Commissione cultura e istruzione del 21 giugno u.s., del 6 maggio u.s., del 22 dicembre 2020, del 5 novembre 2020, avente ad oggetto la situazione della refezione scolastica in comune a Udine;
Considerato che in questi anni si sono verificate una serie di profonde insoddisfazioni e proteste a causa dei seguenti disservizi che hanno colpito i bambini e le famiglie della città di Udine, tra i quali i più gravi:
- Servizio doposcuola (più di 350 bambini e relative famiglie rimasti senza servizio di doposcuola per diverse settimane dopo l’avvio dell’anno scolastico 2019-20);
- centri estivi (ritardi nella programmazione e assoluta incertezza sulle volontà dell’amministrazione comunale circa l’accoglimento delle numerose richieste pervenute, con conseguente ricorso delle famiglie – quando possibile – al servizio privato; ricorso al criterio del clickday, senza definire un ordine di priorità diverso da quello temporale per l’iscrizione in anni in cui, causa covid, le famiglie hanno esaurito i permessi lavoro, ferie, etc; riapertura delle iscrizioni per l’a.s. 2020-21 il 22 giugno);
- servizi di pre e post accoglienza (a.s. 2020-21: mancato avvio del servizio);
- Servizio di refezione scolastica (continue problematiche segnalate da bambini, insegnanti e genitori, anche tramite la Commissione mensa durante l’a.s. 2020-21, e dagli stessi consiglieri comunali della maggioranza; appalto per il servizio bandito, dopo la prima gara andata deserta, in pieno periodo pandemico);
- Convenzionamento per l’adesione al sistema integrato dei nidi d’infanzia del comune di Udine finalizzata all’erogazione del servizio di nido d’infanzia ai bambini provenienti dalle graduatorie annuali di ammissione del Comune di Udine per gli anni educativi 2021-2023 (la cooperazione sociale udinese contesta la procedura seguita e le affermazioni dell’assessore Battaglia smentendo qualsiasi accordo tra il comune e i gestori dei nidi privati);
- Mancati rimborsi alle cooperative gestrici per i servizi educativi non erogati a cause della chiusura causa Covid, nonostante le rassicurazioni fornite dal comune di Udine in data 11 giugno 2020;
- Asili nido (taglio del 25 % dei posti negli asili gestiti direttamente dal comune di Udine nell’a.s. 2020-21);
Considerato che la sfiducia che le famiglie, gli operatori, gli insegnanti, le organizzazioni di categoria e sindacali, attraverso continue e oggettive proteste, stanno esprimendo rispetto a chi guida politicamente un settore assolutamente strategico (in particolare dopo l’inizio della pandemia) quale quello educativo sono sintomo di profondo malessere e profonda insoddisfazione che rappresentano un grave problema, anche di immagine, per la città;
Considerato quindi opportuno esigere una svolta rispetto a questa conduzione politica, facendo in modo la gestione dei servizi educativi, anche rispetto a queste variazioni in oggetto, sia di competenza di un altro assessore;
Impegna il sindaco
A revocare le deleghe all’istruzione all’assessore Battaglia e a nominare un nuovo assessore all’istruzione.