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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

«Con la sinistra in Comune, a Udine non ci sarebbero Friuli Doc né i centri estivi»

Il consigliere di maggioranza Giovanni Govetto replica alle dichiarazioni di Federico Pirone e di altri componenti della minoranza che accusano la giunta di improvvisare sui centri estivi

Non si placa, anzi, il botta e risposta tra maggioranza e opposizione sulla questione centri estivi: dopo le dichiarazioni di Federico Pirone che ha accusato di immobilismo e improvvisazione la giunta, arriva la replica del consigliere forzista Giovanni Govetto.

«Al di là delle varie considerazioni oggi sappiamo con sufficiente certezza che se Udine fosse governata dall’opposizione quest’anno sicuramente il Friuli Doc non ci sarebbe e che i centri estivi non si potrebbero fare perché se dobbiamo aspettare le linee guida del Governo per fare i bandi e poi dare gli affidamenti non si partirebbe prima di agosto».

La critica della minoranza, con una mozione che sarà presentata al prossimo consiglio comunale del 18 maggio, si incentra sul fatto che a quanto pare la giunta si rivolgerà a soggetti diversi da quelli normalmente coinvolti per la conduzione del servizio educativo per i bambini. Per Pirone e gli altri il rischio è di «smantellare un servizio che funziona» senza aver coinvolto professionisti del settore che possono dare un contributo socio-educativo importante.

Govetto non la pensa così, anzi. «Invece di ringraziare il fatto che ci sono soggetti che si rendono disponibili, nonostante tutto, Pirone e gli altri li snobbano per andare a cercare professionisti. Esattamente come il Governo che si fa dettare le linee guida dai professionisti, e ci fa fallire tutti». 
«Io, che pure sono un professionista, inizio a diffidare dei professionisti e dai tecnici. E comunque, in verità anche in passato i centri estivi erano gestiti dai privati (copperative socio-educative, le stesse a cui  affidato ad esempio il doposcuola n.d.r.)...mai il comune aveva gestito questo servizio.  La differenza -quest’anno- è che non si riesce a fare un bando che individui un unico gestore, come in passato,  dobbiamo chiedere aiuto a tutti coloro che possono essere disponibili».

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